scritto da Gabriele Durante - 26 Maggio 2018 15:26

Cava, al Premio Com&Te Pino Corrias “incanta” con “Nostra incantevole Italia”

foto Gabriele Durante

“L’aggettivo incantevole mi sembrava adatto a questo libro per l’ambiguità dei temi trattati perché è una cosa bella che incanta, appunto, ma anche una cosa che ci può ingannare. E secondo me sono entrambe le facce del nostro straordinario Paese”.

A parlare del suo libro è Pino Corrias, che ha raccontato Nostra incantevole Italia, Chiarelettere, ieri sera presso l’Hotel La Conca Azzurra a Conca dei Marini ,ospite del quarto salotto letterario della XII edizione del Premio e Rassegna letteraria Com&Te Comunicazione, giornalismo e dintorni, organizzata dall’Associazione Comunicazione & Territorio.

La rassegna letteraria, incentrata sul tema Guerra & Pace, ideata e come sempre curata da Pasquale Petrillo, ha fatto tappa nella splendida cornice della Costiera amalfitana, ospite di Salvatore Criscuolo, mecenate di arte e di cultura della Costa Diva.

Ventidue capitoli, nei quali lo scrittore, giornalista e sceneggiatore ripercorre settant’anni di storia italiana da ritrovare e raccontare, coniugando cronaca e politica, per svelare aspetti ancora sconosciuti o troppo volutamente ignorati.

Del bandito Giuliano (la strage di Portella della Ginestra) a quella di Provenzano (la strage di Capaci), i depistaggi di piazza Fontana, insieme ai drammi di Cogne, di Vermicino, del Vajont, dell’Aquila, ai rimpianti del Lingotto e del lavoro che fu, e all’eterno rito del teatro Ariston di Sanremo.

E su questi temi si sono concentrati i ragazzi che compongono la giuria popolare del Premio “Giancarlo Siani” che hanno sottoposto Corrias ad un vero e proprio fuoco di fila di domande.

Ad intervistare l’autore i giornalisti della redazione del giornale web della nostra associazione Ulisse on line, Rosanna Di Giaimo e Angelo Ferraro.

Non è mancato inoltre qualche spunto fornito dalla stretta attualità nazionale legato alla nascita del nuovo Governo ed alle forze politiche si preparano a guidarlo. (foto Gabriele Durante)

“Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore”. Così affermava il fotografo francese Henri Cartier-Bresson. Nato a Salerno il 21 luglio 1992, fotoreporter in forza a Ulisse on line dal dicembre 2015 e successivamente nelfo staff di Com&Te. Studente universitario di Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Salerno. Nell’aprile 2015 vincitore del concorso fotografico “Cava città illuminata” con lo scatto intitolato “Cava incandescente”. Passione che non si ferma solamente alla fotografia: va dalla musica (pianoforte e chitarra) fino alla criminologia.

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