Lutto per il calcio campano. E’ morto questa mattina all’età di 83 anni, nella sua Cava de’ Tirreni, l’allenatore Rino Santin.
Nato a Rovigno il 6 settembre 1934, allenatore di svariate compagini campane tra cui il Napoli pre-Maradona, Casertana, Juve Stabia, Nola, Battipagliese, Benevento.
Ma è con la Cavese che ha avuto le soddisfazioni più belle ed ha lasciato un ricordo indelebile nei cuori dei suoi concittadini. Aveva eletto Cava come sua città d’adozione dopo che era scappato dalle foibe della sua Istria.
“Venni a Cava da profugo e fui accolto come uno di loro”, disse durante un’intervista.
Qui nella stagione ’82 – ’83 fece assurgere a livello sportivo nazionale il nome della Cavese, sfiorando di un soffio la promozione in serie A e regalando ai tifosi di ieri e di oggi il ricordo della mitica partita meneghina in serie B, durante la quale il Milan fu costretto a soccombere per 1 – 2.
Ha concluso la sua esperienza sportiva a metà degli anni 2000. A Coverciano, nel sancta sanctorum del calcio figura nell’elenco dei vecchi saggi. È stato Presidente Onorario e testimonial dell’Associazione Sogno Cavese, progetto finalizzato a creare una forma di azionariato popolare per sostenere il club blufoncé.
La città di Cava, in queste ore, si sta stringendo nel cordoglio per la dipartita di uno sportivo d’altri tempi, amato per la sua signorilità e la sua pacatezza.