scritto da Valentina Granito - 18 Gennaio 2019 08:53

Campagna, presentato il fitto programma degli eventi “Shoah. Il Tempo della Memoria”

«Stiamo lavorando da anni per uscire fuori dalla retorica della Memoria, per fare della stessa un dovere quotidiano»  esordisce così il sindaco, Roberto Monaco, nella conferenza stampa di presentazione della “Shoah. Il Tempo della Memoria”, il cartellone di eventi che parte oggi ad Eboli, presso il Moa (Museum of operation Avalanche), e che proseguirà con incontri, seminari e convegni tra Campagna ed Eboli.

A fargli eco il prof. Giuseppe Fresolone, direttore del Moa: «Non si tratta di un programma celebrativo. Abbiamo cercato di non assecondare la cosiddetta memoria tribale o di copertura. Il paradigma comune è un modello di museo didattico ed emozionale, tanto che non si parla più di visita ma di lezione integrativa». È il segno questo di una comunione d’intenti tra le due città, tutta incentrata su un modo nuovo di pensare la “Memoria”, in direzione opposta alla retorica ufficiale, del cui fallimento parla anche la Commissione Europea. «Dobbiamo offrire una nuova visione di quel periodo storico che abbandoni il paradigma autoassolutorio dell’Italia – prosegue il prof. Fresolone.

Le leggi razziali ci furono e in questo contesto la storia di Campagna non va semplificata». Presenti in conferenza stampa anche l’assessore del Comune di Eboli, Anna Senatore, Carmine Granito, in rappresentanza del Comitato Palatucci di Campagna, e il Direttore del Museo “Itinerario della Memoria e della Pace”, Marcello Naimoli. «Tratto distintivo di tutta la programmazione – sottolinea Naimoli – la collaborazione con le scuole del territorio, tra cui anche il Medi e il Marconi di Battipaglia, e la grande presenza dell’associazionismo locale».

Il Programma. Un cartellone ricco che abbraccia i mesi di gennaio, febbraio e marzo, andando dalla Giornata della Memoria (27 Gennaio), al Giorno del Ricordo (10 Febbraio) fino alla Giornata europea dei Giusti (6 Marzo), istituita nel 2017. A Campagna, tra gli eventi di spicco, il 27 gennaio, l’incontro, organizzato dal Rotary Campagna Valle del Sele, con il sen. Carlo Giovanardi, in qualità di Presidente dell’Associazione Fiume e il Prof. Matteo Luigi Napolitano, dell’Università del Molise, membro della Commissione su Palatucci, per la presentazione del libro “La diplomazia della salvezza nella Shoah. Casi e problematiche”. Il 2 Febbraio ospite il giornalista Toni Capuozzo per il convegno dibattito “Le persecuzioni razziali in Italia”, con il musicologo del Conservatorio di Milano, Raffaele De Luca e Renato Mazzei, Presidente Fondazione “Sandor Marai” di Budapest. Per l’occasione i familiari di Champ Pajes doneranno al Museo Palatucci la sacca da campo appartenuta al medico ebreo. Poi sarà la volta, il 7 Febbraio, della commovente testimonianza, interamente in polacco, con interprete, di due sopravvissuti di Auschwitz, Bogdan Bartnikowski e Janina Rekfajtis. Il 9 Marzo, infine, presentazione del libro di R. Giordano “Irena Sendler. La terza madre del ghetto di Varsavia”, a cura del Comitato Palatucci, con la partecipazione di Fili d’Erba.

Ad Eboli si segnala in particolare l’incontro del 2 Febbraio con Lorenza Mazzetti, unica sopravvissuta alla strage di Rignano sull’Arno e autrice del libro “Il cielo cade”. Con la sorella gemella fu adottata dal cugino di Albert Einstein.

Al Marte di Cava de’ Tirreni, fino al 27 gennaio, la mostra “L’Esclusione del diverso” – Le leggi razziali ottanta anni dopo. Una sezione della mostra è proprio dedicata al Museo Palatucci di Campagna.

Progetti per il futuro. Negli ultimi anni il Museo Palatucci di Campagna ha puntato sempre più sulla tecnologia e sulla digitalizzazione dell’approccio del visitatore, passando da una visita statica ad una più dialogante. La speranza è che possa andare in porto la partecipazione al bando della Regione Campania con il “Progetto Hololens”, istallazione interattiva con allestimento di un percorso individuale in mixed reality combinato con una sala per la visione collettiva. «L’hololens è la massima espressione, attualmente concepita, di visore di realtà aumentata – spiega il sindaco Monaco. Sarà, per esempio, possibile visitare il museo accompagnati dall’ologramma di Palatucci. La caratteristica peculiare è che chi indosserà gli appositi occhiali potrà vedere i contenuti in grafica 3D integrati nell’ambiente reale».

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