scritto da Redazione Ulisseonline - 06 Febbraio 2015 08:52

Campagna, ieri la visita del rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni

Ieri, giovedì 5 febbraio, è stata una giornata storica per la città di Campagna. L’ incontro con il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, ha lasciato una traccia profonda nella comunità e segnato un solco nella sua memoria storica.

Nella città che seppe accogliere come ospiti numerosi ebrei europei, tra il ’40 e il ’43, e che mai ha dimenticato la figura di Giovanni Palatucci, Questore di Fiume, la presenza del rabbino della più numerosa comunità Ebraica d’ Italia, acquista un significato davvero particolare.

Un arrivederci e la promessa di fare presto ritorno sono stati il giusto sugello di una visita scandita da tempi strettissimi, tra il saluto istituzionale presso il palazzo di città e il percorso al Museo del Quartiere di San Bartolomeo, sede dell’ Itinerario della Memoria e della Pace.

Presenti esponenti dell’Esercito, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, dell’Anps di Salerno e di Campagna. Numerose le autorità politiche ed istituzionali. A dir poco calorosa l’accoglienza riservata al rabbino da parte degli alunni del territorio. Spazio anche ad uno scambio di doni: una pergamena, libri, quadri, testimonianze sulla vita del Questore Palatucci e sulla storia della città.

La visita, organizzata dal Comune, su impulso del Rotary Club Salerno Est, è stata fortemente voluta dal Comitato Palatucci di Campagna, con il presidente Michele Aiello. Essa si è avvalsa inoltre del patrocinio dell’Itinerario della Memoria e della Pace e del Moa, Museo dell’ Operazione Avalanche. Di particolare rilevanza il significato che essa assume nell’ ambito dell’ “Anno della Memoria”, come lo ha definito il sindaco Roberto Monaco: a cavallo tra la celebrata Giornata della Memoria e i 70 anni dalla morte di Palatucci, la presenza del rabbino si rivela un segnale importante, in attesa anche degli esisti delle ulteriori ricerche condotte sulla figura di Palatucci.

Una Commissione, voluta proprio dall’ Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, cercherà, con fondamenti storici, di rispondere alle polemiche sollevate dal Primo Levi Center di New York e portate agli onori della cronaca dalla stampa americana.

Cosi Di Segni: «Il mito degli Ebrei si coagula a Campagna in una presenza reale. Trovo stupenda la foto in cui gli ebrei posano insieme alle guardie preposte al loro controllo. Campagna fu un grande esempio di integrazione sociale e un esperimento di convivenza civile». E, significativamente, conclude: «Un pensiero va alla famiglia Palatucci. Il rapporto tra lo zio, Vescovo di Campagna, e Giovanni è un altro tema fondamentale».

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