Battipaglia, convocato tavoli tecnico per l’Area di Crisi Industriale
La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese ha convocato per venerdì 7 ottobre alle ore 10,30 a Palazzo di Città il tavolo tecnico per chiedere l’inserimento della Piana del Sele tra le aree di crisi industriali non complesse della Regione Campania.
Al tavolo tecnico sono stati invitati: il presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora, il sindaco di Bellizzi Domenico Volpe, il sindaco di Eboli Massimo Cariello, il sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza, l’assessore regionale alle attività produttive Amedeo Lepore, il presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro, il presidente della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete, il segretario generale della Cgil Arturo Sessa, il segretario generale della Cisl Matteo Buono e il segretario generale della Uil Gerardo Pirone.
Nel corso del tavolo tecnico sarà discusso e sottoscritto un documento d’impegno alla richiesta di stato di area di crisi industriale per l’intera Piana del Sele che sarà condiviso con la Regione Campania.
Intanto la Giunta Comunale ha approvato una delibera proprio per chiedere lo stato di Area di Crisi Industriale per la Piana del Sele. Le premesse della delibera saranno parte integrante del documento che sarà discusso nel corso del tavolo tecnico.
Sarà convocato anche un Consiglio Comunale monotematico sull’Area di Crisi in cui sarà discussa la delibera di Giunta per l’approvazione anche da parte dell’assise cittadina.
L’iniziativa di inserimento della Piana del Sele tra le aree di crisi industriale non complesse sarà anche al centro di una iniziativa della Cgil che riunirà i quadri e dirigenti provinciali proprio al Comune di Battipaglia il prossimo 7 ottobre 2016 presso il Salotto Comunale.
«Stiamo insistendo su questo tema – afferma la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese – anche grazie all’appoggio degli industriali e dei sindacati. E Battipaglia venerdì sarà al centro della discussione provinciale e regionale sull’ipotesi di inserire la Piana del Sele tra le aree di crisi industriali non complesse. Il nostro impegno è quello di chiedere l’area di crisi per la nostra area territoriale proprio mentre si stanno ridisegnando queste zone, coinvolgendo i sindaci del comprensorio, gli industriali, i sindacati, la Regione, Provincia e la Camera di Commercio. Si tratta di un’occasione irripetibile per lo sviluppo futuro della Piana del Sele».