Azienda Speciale Consortile per i Servizi Socio-Sanitari Cava-Costa d’Amalfi: l’avvocato Massimiliano De Rosa in pole position per l’incarico di Direttore Generale?
Si rincorrono le voci sulla nomina del Direttore Generale della neonata azienda speciale consortile Cava - Costa d'Amalfi e tra i tanti nomi emerge con insistenza quello del segretario del Pd cavese
L’Assemblea Straordinaria dei Sindaci dei Comuni aderenti all’Azienda Speciale Consortile per i Servizi Socio-Sanitari Cava-Costa d’Amalfi (Amalfi, Atrani, Cava de’Tirreni ente capofila, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare) è stata rinviata al 27 dicembre.
La decisione è scaturita in seguito alla richiesta del sindaco del Comune di Atrani, Michele Siravo, il quale ha evidenziato alcune criticità procedurali e la necessità di garantire un approfondimento adeguato delle proposte di modifica statutaria. L’istanza è sorta in seguito alla presa d’atto della mancanza di allegati alla PEC di convocazione, contenenti le proposte di modifica statutaria, che – ha spiegato il Sindaco- ha reso impossibile un esame preliminare da parte dei responsabili comunali e degli organi tecnici preposti e ha impedito al Comune di Atrani di valutare nel dettaglio le modifiche proposte, come richiesto in occasione di atti di questa rilevanza.
“Il rinvio dell’Assemblea – precisa il primo cittadino di Atrani- era una scelta necessaria per garantire che modifiche rilevanti, come quelle statutarie, fossero analizzate con la dovuta attenzione e trasparenza. Come nuovo Sindaco, sento il dovere di garantire la massima chiarezza e responsabilità in ogni decisione, assicurando che ogni scelta sia ponderata e rispettosa delle norme. È fondamentale procedere con rigore e valutare attentamente ogni proposta, evitando decisioni affrettate che potrebbero generare criticità o ripercussioni negative, soprattutto in un settore delicato e strategico come quello dei servizi sociali, che incide direttamente sul benessere dei cittadini.”
“So che magari qualche collega – sottolinea il sindaco Siravo- ha già letto le carte prima della riunione e ha deciso che tutto fosse in regola, ma io, di regola, sono abituato a riflettere e ragionare con la mia testa. Non per una questione di diffidenza, ma per un metodo che mi porta poi a condividere sempre con tutto il gruppo del mio consiglio comunale ogni valutazione importante. Ora attendiamo a stretto giro gli atti ufficiali per consentire un’analisi puntuale e responsabile. Solo con un approccio chiaro e partecipato possiamo costruire un percorso solido, rispettoso delle aspettative dei nostri cittadini, e tutelare al meglio i loro interessi. La politica non può permettersi leggerezze su questioni di tale importanza.”
Intanto, si rincorrono le voci sulla nomina del Direttore Generale della neonata azienda speciale consortile Cava – Costa d’Amalfi e tra i tanti nomi emerge con insistenza quello dell’avvocato Massimiliano De Rosa, attuale segretario cittadino del PD della sezione di Cava de’ Tirreni. Secondo indiscrezioni De Rosa dovrebbe ricoprire il ruolo in via temporanea. Giusto per far decollare l’Azienda al momento in panne. Almeno per ora così sembra. Tale carattere provvisorio deriverebbe anche dal fatto che requisito necessario per poter essere adatto a tale incarico è l’essere inseriti nell’elenco dei Direttori d’Ambito della Regione Campania e l’avvocato De Rosa, per quanto ci risulta, non ne farebbe parte. In altre parole, se così fosse, l’eventuale nomina sarebbe contra legem. In ogni caso, al momento, si tratta solo di voci e di illazioni in una situazione che, peraltro, nel suo complesso appare se non confusa quantomeno fluida.
Non bisogna, inoltre, dimenticare che nel corso della seduta consiliare dello scorso 28 novembre del Comune di Cava de’ Tirreni era emerso che l’atto costitutivo dell’Azienda Consortile, così come rogitato dal Notaio, aveva degli articoli in più rispetto a quello approvato dal Comune di Cava e, a quanto si è capito, anche degli altri Comuni dell’Ambito e che solo il Comune di Positano, successivamente all’atto notarile, aveva riapprovato nella nuova stesura. Ne risulta, conseguentemente, che l’atto costitutivo, rebus sic stantibus, dovrà essere nuovamente deliberato da tutti i Consigli dei Comuni interessati. Al momento, infatti, la costituzione dell’Azienda potrebbe essere viziata da nullità con le eventuali conseguenze facilmente immaginabili.
Insomma, un bel ginepraio. Proprio in ragione di ciò il sindaco del Comune di Atrani ha chiesto di operare con avvedutezza, criterio e rigore, poiché proprio la fretta e la superficialità hanno portato al pasticcio attuale.