scritto da Redazione Ulisseonline - 29 Novembre 2018 21:47

Amalfi, questo pomeriggio inaugurata la fontana restaurata di Sant’Andrea

E’ ritornata più bella che prima la fontana di Sant’Andrea, simbolo della città di Amalfi insieme con il maestoso duomo dedicato all’apostolo. E proprio alla vigilia della festa patronale di domani, 30 novembre, Amalfi restituisce il complesso agli amalfitani e al pubblico sempre più numeroso di visitatori che affolla ogni anno la storica città marinara.

«In questo monumento rivivono tutte le tradizioni e le fedi degli amalfitani. Siamo felici di averlo restituito alla città in tutto il suo splendore grazie alla volontà della mia amministrazione comunale e in particolare all’assessore ai beni culturali, Enza Cobalto» ha detto il sindaco Daniele Milano, parlando a una piazza gremita, poco prima dell’inaugurazione della fontana impreziosita da un nuovo impianto di illuminazione.

La fontana di di Sant’Andrea, nota anche come fontana del Popolo, ripropone in una forma semplificata i canoni barocchi espressi in esempi più complessi dalle coeve fontane del parco di Capodimonte. La statua del santo protettore di Amalfi, raffigurato con la croce del martirio, si erge al di sopra di un basamento intorno al quale sono collocati quattro angeli-puttini alati con grandi pesci che fanno fuoriuscire dalla bocca getti d’acqua.

Ad una diversa cronologia, materia, qualità formale e stilistica appartengono invece le sculture presenti sul fronte principale. Si tratta di un satiro, comunemente conosciuto come il «pulicano», una sirena bicaudata ed un rapace scolpiti mirabilmente su di un raffinato marmo bianco di Carrara, tutti riconducibili al XVI secolo.

Il progetto di restauro che prevedeva, inizialmente, il solo intervento conservativo ed estetico, è stato esteso anche all’impiantistica interna al monumento. Questo perché, in corso d’opera, è stato rilevato come le grosse disconnessioni tra le lastre marmoree che cingono la fontana fossero causa della fuoriuscita di acqua lungo il perimetro. Ne è scaturito un parziale smontaggio a seguito del quale si è potuto constatare che il vetusto impianto idrico – costituito da tubi di piombo – doveva essere sostituito con sistemi moderni e più consoni a garantire la salute pubblica e a salvaguardare la conservazione della materia scultorea.

Il progetto di restauro, finanziato dal Comune di Amalfi e realizzato dalla Acf Restauri sotto l’attenta supervisione dei funzionari collaboratori della Soprintendente Francesca Casule, ha previsto quindi, oltre al ripristino e il miglioramento dell’erogazione idrica, la realizzazione di  un’illuminazione scenografica per esaltare i giochi d’acqua.

Il restauro, eseguito sotto la direzione scientifica di Lina Sabino e la direzione tecnica di Diego Guarino, ha fornito l’occasione per acquisire nuovi dati che hanno consentito di approfondire la conoscenza del celebre monumento impiantato ai piedi della grande scalinata del Duomo nel 1757 e poi trasferito nell’attuale posizione nel 1869 a seguito dei lavori di rifacimento della piazza.

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