Amalfi, Peppino di Capri in piazza Duomo chiude il Capodanno Bizantino 2019
Il programma degli eventi prevede dal 31 agosto appuntamenti culturali che si misceleranno a rievocazioni storiche, spettacoli artistici ed eventi musicali.
Ruota intorno al paesaggio culturale di Amalfi nella sua interezza la XIX edizione del Capodanno Bizantino in programma tra Amalfi e Atrani il 31 agosto, il 1° settembre e il 2 settembre 2019. E per celebrare «l’opera combinata della natura e dell’uomo», capace di fare del territorio un unicum a livello mondiale, sono previsti una serie di eventi collaterali all’investitura del Magister di Civiltà Amalfitana (il titolo è stato conferito quest’anno al giapponese Hidenobu Jinnai, docente di ingegneria e design della Università Hosei di Tokyo e grande studioso della struttura paesaggistica di Amalfi dal Medioevo ai giorni nostri) in programma dinanzi alla cappella palatina di San Salvatore de’Birecto dove avrà luogo la solenne cerimonia in costume d’epoca.
La due giorni del Capodanno Bizantino, che si chiuderà con un concerto in Piazza Duomo di Peppino di Capri, prevede una serie di appuntamenti culturali che si misceleranno anche quest’anno a rievocazioni storiche, spettacoli artistici e eventi musicali.
Si inizia sabato 31 agosto (ore 17.30) in Largo Duca Piccolomini ad Amalfi con la tavola rotonda, a cura del Centro di Storia e Cultura Amalfitana dal titolo “Il Sol Levante racconta Amalfi. Venti anni di ricerca interculturale sulla storia urbana e del paesaggio”. E a seguire, (ore 19.00) sempre il Largo Duca Piccolomini intervista al nuovo Magister, il professor Hidenobu Jinnai.
Il ricco programma di eventi proseguirà il 1° settembre giorno dell’investitura del Magister di Civiltà Amalfitana in programma ad Atrani alle 19.30. Al mattino (ore 10.30), con partenza dal Molo Domenico Cassone, ritornano le Passeggiate Bizantine denominate quest’anno «Li Turchi a la marina», ovvero una spettacolare visita guidata dal mare alla riscoperta delle antiche Torri vicereali (prenotazioni al numero 328.591.46.36 o alla mail capodannobizantino@gmail.com).
Nel pomeriggio la rievocazione dell’importante pagina di storia amalfitana che proprio il 1° settembre, giorno nel quale entravano in carica i comites cioè i capi della repubblica marinara di Amalfi nella sua fase aristocratica, vedeva l’inizio dell’anno fiscale e giuridico nei territori dell’impero d’Oriente. Una prassi in voga dall’839, anno di nascita della repubblica autonoma, alla prima parte del X secolo, per poi essere ripresa con l’istituto dell’elezione annuale dei rappresentanti delle Università della Costa d’Amalfi nel 1266, in epoca angioina, e proseguire fino ai Borbone.
Ad aprire la rievocazione saranno gli “Sbandieratori Città de la Cava” che alle 18.20, si esibiranno in Piazza Duomo contestualmente alla partenza del Corteo Storico di Amalfi che da Piazza Spirito Santo raggiungerà la vicina Atrani dove alle 19.30, presso la Chiesa di San Salvatore de’Birecto è prevista la cerimonia d’investitura del Magister. Il professor Hidenobu Jinnai raggiungerà poi Amalfi dove alle 21.00, in Piazza Duomo, sarà presentato alla Città ed ai tanti turisti.
A seguire il primo dei due eventi in programma: lo spettacolo di fuoco della “Compagnia Lumen Invoco”.
Alle 21.45 in Piazza Municipio concerto “Paese Mio Bello, l’Italia che cantava e canta” con Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi e Michele Bonè e Paolo Propoli alle chitarre. Un evento musicale a quattro voci (in una), per cantare d’Italia e non solo, con lo sguardo al mondo, alle passioni e alle esperienze dei quattro protagonisti.
Il 2 settembre in Piazza Duomo gran finale della manifestazione organizzata dal Comune di Amalfi, in collaborazione con il Comune di Atrani, il Centro di Cultura e Storia Amalfitana e con il cofinanziamento della Regione Campania, nell’ambito della programmazione POC Campania 2014/2020 – “Eventi di rilevanza nazionale ed internazionale”, con Peppino Di Capri. Il grande chansonnier che ha compiuto 80 anni lo scorso 27 luglio animerà una delle più suggestive piazze italiane con il meglio della sua produzione musicale accompagnato dall’inseparabile pianoforte a coda.