Nasce ad Amalfi, per la prima volta al Sud, un Polo per lo studio del mosaico: un centro unico, di livello internazionale, per lo studio, la ricerca e la valorizzazione dell’arte musiva la cui Direzione Scientifica sarà affidata al Maestro Giulio Menossi, uno dei più grandi mosaicisti d’Italia e del mondo.
L’idea è nata grazie alla giovane artista amalfitana Simona Proto (nella foto), mosaicista, che ha sentito fortemente l’esigenza di creare una scuola di mosaico al Sud: “Durante il mio percorso formativo e di studio mi sono resa conto che nel Meridione mancava un Polo per lo studio del mosaico che esiste solo a Ravenna e a Spilimbergo, nel Friuli. Io stessa, dopo essermi laureata in Restauro e in Archeologia a Napoli, per studiare l’arte musiva sono andata al laboratorio – fornace Orsoni di Venezia. Ho proseguito poi lo studio dei mosaici con l’ artista Giulio Menossi, di Udine, inventore tra l’altro dei mosaici dinamici”.
Sarà proprio Menossi a curare l’organizzazione del primo corso di mosaico sul paesaggio, ad Amalfi che inizierà il 12 ottobre, nella sede del Museo dell’Arsenale, al quale si sono già iscritti undici studenti provenienti da tutto il mondo: “Il Comune di Amalfi, nella persona del Sindaco Daniele Milano e dell’Assessore alla Cultura Enza Cobalto, ha dato il patrocinio al progetto mettendo anche in palio quattro borse di studio per quattro studenti meritevoli che potranno così seguire gratuitamente il corso”.
Durante le giornate del corso che durerà cinque giorni, saranno organizzate mostre di arte musiva in tutto il Comune di Amalfi: ” Saranno coinvolti anche quaranta studenti della scuola media che realizzeranno un mosaico di grandi dimensioni, raffigurante un paesaggio della Costiera Amalfitana, che sarà poi installato nella loro scuola”.
Dopo la conclusione del corso ci saranno altri eventi legati al mondo del mosaico:” Abbiamo già preso contatti con artiste di fama internazionale che questo inverno potrebbero tenere dei workshop sul mosaico: stiamo parlando della brasiliana Rosemarie Castro, della francese Beatrice Serre e della californiana Mia Tavonatti, vincitrice per due volte dell’Art Prize, il più grande premio d’arte del mondo. Abbiamo in programma anche di realizzare a settembre del 2016, ad Amalfi, una mostra alla quale parteciperanno i più grandi mosaicisti del mondo.
La nostra speranza è quella di fondare una scuola del mosaico ad Amalfi dove questi grandi mosaicisti potrebbero tenere delle lezioni insegnando le loro tecniche di lavorazione del mosaico. Questa scuola potrebbe diventare anche un attrattore turistico”.
Saper realizzare dei bei mosaici può rappresentare per molti giovani un’opportunità di lavoro: “Il mosaico è un’arte molto antica che ha una sua applicazione anche nel design contemporaneo: si può progettare un tavolo, un complemento d’arredo, una pavimentazione e tanto altro in base alle esigenze e alle richieste del committente. Nel nostro territorio, inoltre, per valorizzare la tradizione locale, si potrebbero progettare anche dei mosaici utilizzando come materia prima la ceramica vietrese invece della pasta di vetro veneziana ”.
Simona con grande passione e impegno ogni giorno, nel suo laboratorio di Amalfi, aiutandosi con la classica martellina e con il tagliolo, gli strumenti tradizionali che usano tutti i mosaicisti, taglia il marmo e le paste di vetro per comporre immagini di grande suggestione come quella che i salernitani hanno potuto ammirare tre anni fa quando, in occasione della Festa di San Matteo, l’artista amalfitana presentò al Tempio di Pomona, una mostra musiva intitolata: “In onore di San Matteo” , ispirata al testo della “Chiamata di Matteo” scritto dal compianto Enzo Colavolpe, che fu inaugurata dal Vescovo, Monsignor Luigi Moretti, al quale Simona Proto donò una delle opere più suggestive, quella dal titolo: “Matteo ed il Bambino dei Barbuti” che è possibile ammirare all’interno del Tempio di Pomona dove è conservata.