Amalfi, gran finale di “Amalfi in Jazz” con il concerto della cantante e violoncellista cubana Ana Carla Maza
L'anfiteatro "en plein air" dell'Antica Repubblica Marinara si prepara ad accogliere un live dal latin jazz al caribbean con il quartetto composto da: Ana Carla Maza /violoncello e voce; Norman Peplow /pianoforte; Marc Ayza / batteria; Luis Guerra / percussioni
Tra latin jazz, musica classica, sonorità caraibiche. rumba, samba e tango, in un viaggio che da Cuba arriva in Brasile, Argentina, fino a Parigi: uno spettacolo straordinario per la gran chiusura di Amalfi in Jazz, nella cornice meravigliosa di Piazza Duomo.
La scalinata monumentale, con le architetture della cattedrale avvolte dalle luci, farà da scenografia al concerto della violoncellista e cantante cubana.
La meraviglia, ancora una volta, è pronta ad avvolgere lo spettatore nell’anfiteatro ‘en plein air’ che fa da scenografia ad “Amalfi Summer Fest”, il programma di eventi promosso dall’Amministrazione Comunale di Amalfi, guidata dal sindaco Daniele Milano.
A 28 anni, Ana Carla Maza dipinge con il suo violoncello la folle esuberanza dell’Avana, sua città natale, i ritmi samba del Brasile, le tragedie del tango argentino. Dopo il successo dei suoi album da solista «La Flor» et «Bahia», ritorna con «Caribe» il suo terzo album in studio.
È nata quando Wim Wenders stava iniziando le riprese di Buena Vista Social Club a L’Avana. Ha imbracciato per la prima volta il violoncello, strumento che le si intreccerà all’anima, a soli otto anni ed ha calcato il palcoscenico a dieci. A sedici anni si è trasferita a Parigi per studiare al Conservatorio di Musica ed è proprio esibendosi nei jazz club e nei cafè parigini che la sua carriera ha avuto inizio.
In formazione quartet, Ana Carla Maza trasporterà Amalfi in un viaggio emozionale venerdì 26 luglio 2024 alle ore 22:00. La giovane interprete cubana si muoverà tra ritmi latini, sonorità pop, armonie jazz e tecnica classica, alternando l’idioma francese a quello spagnolo nella stesura dei testi.
On stage, con Ana Carla Maza al violoncello e voce, anche Norman Peplow al pianoforte, Marc Ayza alla batteria e Luis Guerra alle percussioni.
“Caribe” è il nuovo progetto di Ana Carla Maza. Tutto inizia da Guanabacoa, il quartiere della “terra de Aguas” a est dell’Avana, che ospita il primo comune africano di Cuba, ed è anche il luogo dove ha studiato ed è stata introdotta al violoncello, al pianoforte e ai ritmi latini.
L’album è un mélange energico di jazz, di musica classica e di ritmi latini. Ana Carla Maza, che vive tra Parigi e Barcellona, firma il suo primo progetto e album full band in qualità di compositrice e produttrice. Dopo una tournée di 150 concerti del precedente “Bahia” in una quindicina di Paesi diversi, è pronta a diffondere le sonorità dell’America del sud e le sue esperienze di vita, i suoi incontri musicali e quella gioia di vivere in “allegria” che sa condividere così bene sul palco.
“Caribe”, si muove attraverso Montuno cubano, Tango, Huayno, Cumbia, Reggae, Bossa Nova brasiliana e Samba, con un tocco sensuale di parole in francese e spagnolo.
Con l’uscita di Caribe, la compositrice, violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza si riconnette in piena libertà alla musica della sua formazione all’Avana e alle radici latino-americane. L’album, autoprodotto e registrato in sestetto, è un ritorno alle descargas (jam) cubane degli anni Cinquanta con abbondanti e gioiose deviazioni verso le rumbas dei Caraibi, il tango dell’Argentina e flirt con la samba e il jazz bossa nova del Brasile.
Con Caribe abbandona ogni prudenza e, a differenza del suo precedente lavoro in solo, dà nuova energia al suo canzoniere. Mettere insieme una jazz band latina che le permette di ridare nuovi colori e costruire delle memorie felici della sua infanzia alla fine degli anni Novanta, dell’esuberanza selvaggia dell’Avana.
Caribe è un album che è stato concepito, scritto e registrato ‘on the road’, su un volo per il Messico, sulle sponde del lago Annecy, da un castello in Portogallo: un metodo creativo perfetto e prevedibile che si combina molto bene con l’energia fulminea e l’irrequieta filosofia per la vita e per la musica.
Ha messo insieme un eccezionale gruppo di musicisti che rispecchia questo fresco capitolo latino: il batterista della Guadalupa Arnauld Dolmen, due cubani, il percussionista Luis Guerra e il saxofonista/flautista Irving Acao, Norman Peplow, pianista tedesco innamorato dell’Honduras, un francese del sud chiamato Fidel Fourneyron al trombone, e Noé Clerc alla fisarmonica. E naturalmente, Ana Carla al violoncello e voce guida di questa speciale lettera d’amore.