Agropoli, riapre al pubblico il Castello e riprendono le mostre artistiche
A partire da domani, sabato 8 maggio, riapre al pubblico il Castello Angioino Aragonese, nel borgo antico di Agropoli.
Nel mese di maggio, l’apertura è prevista nei giorni di sabato e domenica, nei seguenti orari: al mattino dalle ore 10.00 alle 12.00 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00. Come stabilito dalle disposizioni anti-Covid19 inerenti i Comuni in zona gialla, il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) è assicurato il sabato e i giorni festivi, a condizione che l’ingresso sia stato prenotato.
E’ possibile prenotare la visita contattando il numero 345.5107220. La fruizione sarà contingentata nel rispetto delle misure anti-Covid19.
Riprendono anche le mostre nell’antico maniero: sabato alle ore 18.00 ci sarà il vernissage della mostra “Bestiarium” dell’artista Fabio Colasante (a cura di Antonella Nigro). Resterà esposta, presso la Sala dei francesi, fino a fine maggio.
Da qualche giorno sono stati riaperti al pubblico anche i musei di Archeologia industriale e Acropolis, siti presso “La Fornace”.
A partire dal mese di maggio il sito osserverà nuovi orari di apertura: martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.00; mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.00; sabato e domenica, al mattino dalle ore 10.00 alle 12.00 e il pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30. Durante i weekend per la prenotazione telefonica è possibile contattare il numero 320.7863528 (prenotazione sempre consigliata, anche nei giorni feriali, in caso di visita guidata).
«Riapriamo al pubblico in sicurezza – affermano il sindaco Adamo Coppola e il consigliere delegato a Cultura e Beni Culturali, Francesco Crispino – alcuni dei simboli della Città di Agropoli. Confidiamo a breve di poter rendere nuovamente fruibile anche il Palazzo Civico delle Arti, interessato da lavori di ristrutturazione. Con ingressi contingentati diamo nuovamente la possibilità di ammirare la bellezza e il fascino di luoghi dove la storia racconta la meraviglia».