scritto da Redazione Ulisseonline - 03 Gennaio 2024 20:36

Agropoli, il sindaco Mutalipassi dopo la favorevole sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso elettorale: «Ora avanti più forti e determinati»

Il sindaco Mutalipassi: «la sentenza va a confermare quanto più volte ho ripetuto e cioè che il 12 giugno 2022 il popolo di Agropoli ha espresso democraticamente e liberamente, senza alcuna interferenza, la volontà di porci alla guida della città

Si è tenuta questa mattina nell’Aula Consiliare “A. Di Filippo” di Agropoli la conferenza stampa relativa alla recente sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso elettorale riguardante le elezioni amministrative di giugno 2022.

Sono intervenuti il sindaco della città di Agropoli Roberto Mutalipassi, il presidente del Consiglio comunale Franco Di Biasi, gli avvocati Lorenzo Lentini, Sergio Perongini e Luca Leoni. Presenti gli assessori e i consiglieri comunali di maggioranza.

In un’aula gremita, il primo cittadino Roberto Mutalipassi ha evidenziato: «la sentenza va a confermare quanto più volte ho ripetuto e cioè che il 12 giugno 2022 il popolo di Agropoli ha espresso democraticamente e liberamente, senza alcuna interferenza, la volontà di porci alla guida della città di Agropoli. Alcuni errori commessi durante le operazioni di scrutinio hanno indotto la commissione elettorale, che si era insediata, a ritenere che ci potessero essere stati errori che avrebbero potuto alterare l’esito del voto. Noi siamo stati sempre sereni e abbiamo affrontato con tranquillità tutto quello che è successo dopo, in questi 18 mesi, che si è finalmente concluso ieri con la sentenza del Consiglio di Stato. La cosa che più mi rammarica non è tanto il fango gettato sul sottoscritto, ma quello buttato sulla città di Agropoli. In questi mesi Agropoli è stata anche alla ribalta nazionale, equiparata talvolta ad altre località dove purtroppo si sono verificati fenomeni malavitosi, che hanno interferito sull’esito elettorale, cosa che poi la giustizia ha avuto modo di appurare».

«Adesso – ha concluso – andiamo avanti più forti e determinati di prima a lavorare per il bene della nostra città».

 

L’avv. Lorenzo Lentini, difensore del sindaco Mutalipassi, ha brevemente ricostruito la complessa vicenda giudiziale definita favorevolmente con sentenza del Consiglio di Stato n. 51/2024: «I ricorrenti Pesce e Farese hanno fondato l’interesse a proporre il ricorso elettorale davanti al Tar sulla teorica possibilità di accedere ad un turno di ballottaggio (precluso per uno scarto di circa 320 voti tra le due liste) nonostante il plebiscitario distacco di circa 4.000 voti tra il Sindaco Mutalipassi ed il candidato Sindaco antagonista Avv. Pesce. Il contenzioso davanti al Tar ha investito ben 20 Sezioni (su 21) per contestate irregolarità formali dei dati contenuti nei rispettivi verbali di tali Sezioni. Il Tar ha disposto verificazione, le cui operazioni sono durate tre mesi, a cui ha fatto seguito un supplemento istruttorio all’esito del quale il Tar ha disposto l’annullamento parziale delle elezioni (decisione n. 2440/2023) di quattro sezioni (7, 14, 16 e 21) in ragione della mera discrasia formale tra schede votate e numero dei votanti contenuta nei verbali delle relative Sezioni. Tale decisione del Tar, tuttavia, è stata fermamente contrastata dal Mutalipassi, con ricorso in appello in Consiglio di Stato, attraverso una capillare dimostrazione che la mancata corrispondenza tra votanti e schede votate (nelle quattro Sezioni) fosse riconducibile unicamente a mere irregolarità formali che, tuttavia, non hanno alterato la sostanziale identità del risultato elettorale del Comune di Agropoli. La difesa del Mutalipassi ha invocato il principio fondamentale della salvaguardia della volontà degli elettori, riconosciuto da una giurisprudenza granitica del Consiglio di Stato, perché i verbali sezionali non sono scritti da “giuristi”, per cui alcun errore formale può mai rivestire automatica valenza caducante. Subito dopo il Mutalipassi, attraverso il suo legale, ha dimostrato che la mancata corrispondenza tra numero dei votanti e schede votate nelle quattro sezioni in esame dipendesse da meri vizi formali senza alterare la identità del risultato elettorale. Il Mutalipassi, infatti, ricorrendo a prove alternative (attestati dell’ufficio anagrafe, tessere elettorali con timbro delle Sezioni) ha superato le discrasie dei verbali, degradate a mere irregolarità formali, salvaguardando il risultato elettorale e la volontà univoca del corpo elettorale di Agropoli espressa in favore del Sindaco Mutalipassi. L’appello del Mutalipassi è stato accolto ed è stata riformata la sentenza di annullamento parziale del Tar Salerno. Il Consiglio di Stato, nel contempo, ha respinto l’appello incidentale di Pesce e di Farese, riconoscendo che anche nelle ulteriori 10 Sezioni controverse non fosse stata fornita prova, da parte dei ricorrenti di primo grado, di alcuna alterazione sostanziale ovvero la sussistenza della “scheda ballerina” o altro, per rimuovere l’esito democratico delle elezioni di Agropoli».

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