“In qualità di responsabile Nazionale del Movimento Ecologista Europeo FareAmbiente Mare, esprimo la mia soddisfazione e desidero congratularmi con l’Autorità di Sistema Centrale del Mar Tirreno per aver, assieme al Gruppo imprenditoriale Caremar ed Enel, immaginata e poi realizzata la scelta di voler lanciare il green in mare. Una scelta di Responsabilità che ci vede pienamente d’accordo per la salvaguardia e la Tutela del Mare”.
A parlare, attraverso una nota stampa, è il dottor Italo Ventura, responsabile nazionale di FareAmbiente, al margine del protocollo d’intesa firmato tra l’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centrale, Enel e Caremar, finalizzato alla realizzazione di un’infrastruttura per l’alimentazione elettrica delle navi.
Napoli sarà il primo «porto verde» del Sud. I tre soggetti avviano così un rapporto che consente alle imbarcazioni Caremar in arrivo nel porto di Napoli di utilizzare l’energia elettrica e spegnere i generatori di bordo minimizzando l’inquinamento dell’aria e acustico. L’impianto sorgerà nell’area della banchina di Calata Porta Massa e riguarderà i collegamenti garantiti da Caremar. Grazie a questo accordo sarà ridotto l’impatto ambientale legato al traffico marittimo portuale e si darà vita al primo porto “sostenibile” del Mezzogiorno. L’alimentazione elettrica dovrebbe essere operativa per maggio 2019 e l’accordo avrà una durata di tre anni.
Il gruppo Caremar realizzerà l’infrastruttura necessaria e ne richiederà la connessione al distributore locale, Adsp riconoscerà a Caremar un ecobonus sui diritti di ancoraggio e di security mentre Caremar verserà ad Adsp un canone annuo per l’occupazione della porzione di area portuale e provvederà a ogni attività di manutenzione degli impianti e delle infrastrutture necessarie all’alimentazione delle proprie navi. Enel predisporrà un’offerta per la fornitura di energia elettrica in grado di soddisfare le necessità di acquisto di Caremar ed entro il 2019 installerà infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici all’interno del porto di Napoli, facendosi carico della loro manutenzione.
L’auspicio di Fareambiente, Movimento Ecologista Europeo è che anche negli altri porti si possa ben presto sviluppare questa iniziativa in modo da poter diventare sempre più responsabili nei confronti di un ambiente già troppo maltrattato e violentato.