Cava, restyling a suon di… rattoppi: dopo quasi un anno nulla è cambiato

Nemo propheta in patria, soprattutto i giornalisti che vengono spesso visti come Cassandra. Non di rado viene richiesto loro di chiudere un occhio, a volte due, o di avere memoria corta. Ma bendarsi e girare per la città facendo i distratti è arduo, oltre che deleterio.
E’ il caso delle strisce pedonali antistanti il Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni. Un obbrobrioso rattoppo in asfalto in belle mostra da molto tempo. Ma risaliamo alle origini della “storia”, piuttosto travagliata, che Ulisse on line ha seguito fin dall’inizio.
Facciamo un breve riassunto: nella primavera 2017 il tratto di piazza Abbro e le arterie stradali perimetrali, quindi zona centralissima, per circa un mese furono oggetto di lavori di risistemazione della pavimentazione stradale. Nella fattispecie la sistemazione di strisce pedonali in blocchi. Furono utilizzate, ci fu detto, nuove tecniche edili per evitare che dopo poco tempo ci si ritrovasse, come spesso capita, punto d’accapo con il medesimo problema. Tali preparazioni e materiali necessitavano di diverse settimane di assestamento dopo la posa in opera per far ben consolidare la pavimentazione. Per tale motivo i cittadini cavesi furono costretti a sopportare disagi dovuti a divieti di transito per quasi un mese.
Di certo, non ci aspettavamo che, come la via Appia, l’opera avrebbe affrontato e vinto i secoli, ma che dopo qualche mese presentasse già problemi sinceramente non lo credevamo possibile.
Difatti, nella successiva primavera 2018, come il nostro giornale ha prontamente documentato, ci furono problemi con le strisce in varie zone che erano state interessate dai lavori. Ci fu segnalato un rattoppo d’asfalto (nella foto a fianco, scatta circa un anno fa) fatto in parte delle strisce pedonali poste nella carreggiata antistante il Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni davvero assai brutto a vedersi. Ma come, questi lavori di pavimentazione stradale non dovevano sfidare i tempi?
Di certo la colpa, sottolineammo, non era dell’Amministrazione comunale. Non sono i consiglieri o gli assessori ad aver eseguito i lavori o ad aver le dirette responsabilità sulla loro esecuzione e relativi controlli. Tuttavia, un po’ più di attenzione nello scegliere a chi affidare i lavori forse sarebbe stata necessaria, per non dover ricevere segnalazioni di “pezze a colori”.
Pubblicato il nostro articolo https://www.ulisseonline.it/locchio-di-polifemo/cava-restyling-a-suon-di-rattoppi/, immediata fu la replica stizzita e risentita di un tecnico del Comune che, sentendosi chiamato in causa, ci fece notare che eravamo stati distratti in quanto, secondo documentazione puntualmente pubblicata, a breve si sarebbe proceduti con i lavori di risistemazione e il rattoppo contestato sarebbe scomparso. Il problema, però, non era il rattoppo in sé, ma che dopo pochi mesi già si doveva intervenire per rattoppare una pavimentazione appena realizzata.
Tutto ciò accadeva ad aprile 2018. Ad oggi, 22 gennaio 2019, la situazione è rimasta immutata, pezza d’asfalto compresa, ora un po’ consumata, che abbiamo ancora fotografato dall’altro lato della strada questa volta. Forse ci siamo distratti e ci siamo persi ancora qualcosa?
La percezione da parte dei cavesi è che i lavori vengano eseguiti con superficialità e pressapochismo. Insomma, che l’ordinario sia diventato straordinario. Noi continueremo a fare queste segnalazioni nella speranza che la memoria corta (non nostra) venga rinfrescata e consapevoli che è un dovere di chi fa informazione non girare la faccia.