Cava de’ Tirreni, asfalto dissestato nelle strade del centro: la protesta dei residenti
Non siamo a Croce o a San Giuseppe al Pennino, ma in pieno centro. Benvenuti a Beirut
Nel cuore della città di Cava de’ Tirreni sono diverse le strade e i marciapiedi che hanno urgente bisogno di manutenzione. Diverse di queste si trovano in pieno centro: vie molto frequentate dove l’asfalto ha già ceduto in più punti e la pavimentazione dissestata e rattoppata rende complicata la guida degli automobilisti.
La protesta quest’oggi ci giunge da alcuni residenti della centralissima corso Principe Amedeo che hanno così protestato: “Non siamo neanche in una sperduta periferia della nostra valle, ma in pieno centro. Benvenuti a Beirut! Noi residenti siamo penalizzati dalle condizioni indecorose del suolo pubblico, il trattore pare l’unico mezzo in grado di sostenere senza danni lo stato del manto stradale”.
Puntano il dito anche sul famoso “cordolo della discordia” che tante polemiche e stizza provocò da parte degli abitanti della zona, dei commercianti e degli utenti della strada al momento della sua installazione che fu vista e mal digerita come una vera e propria imposizione: “Alcuni pezzi di cordolo sono completamente distaccati e posizionati in senso orizzontale sulla strada, creando un pericolo per i veicoli a due ruote che circolano. Ma nessuno vede e fa nulla”.
Il rifacimento dell’asfalto, in centro e non solo, dovrebbe essere in cima alla lista delle cose da fare per l’Amministrazione comunale, secondo il parere dei cittadini. Ma la carenza di manutenzione riguarda anche le vie d’accesso alla città come la ex SS 18 che da Cava porta a Vietri e Salerno ed è un vero e proprio colabrodo pieno di buche sull’asfalto che sono un pericolo concreto per ciclisti e motociclisti, oltre che per le sospensioni delle auto.
Una strada non certo degna di un Paese civile.
Nel frattempo, continua l’attraversamento della città da parte dei Tir, i bisonti della strada, con buona pace di tutti i divieti e delle rassicurazione avute in passato dall’Amministrazione Servalli.