“Non voglio lamentarmi delle Poste Centrali, ma come fai a non arrabbiarti quando ci sono solo 2/3 sportelli aperti e fuori almeno 30 persone, tra cui anziani e donne incinte (io), sto da quasi 2 ore, i piedi gelati, bancomat senza soldi, e poi dicono non fate assembramenti? È una vergogna”.
E’ con queste avvilite e indignate parole che una cittadina cavese segnala su Facebook l’ennesima quotidiana fila di utenti davanti alle Poste di via Sorrentino a Cava de’ Tirreni. La signora ha precisato a chi le ha fatto notare che poteva chiedere di passare avanti alle altre persone in attesa di non averlo fatto per educazione e rispetto della fila. In effetti dare la precedenza a clienti con disabilità motoria e visiva, alle future mamme e ai genitori con figli neonati è un atto di cortesia e non un obbligo imposto; chi si rifiutasse di dare la precedenza al più farebbe una gran brutta figura.
Tuttavia la questione non è (solo) questa, ma l’ennesima constatazione di una lunga fila di persone accalcate all’esterno dell’ufficio postale che dovevano effettuare operazioni allo sportello. E siamo poco prima delle 17 di oggi pomeriggio nelle foto che pubblichiamo.
A chi ha fatto notare alla signora che in mattinata poteva recarsi in un altro ufficio postale, ha fatto prontamente eco il commento di un’altra persona che ha portato la sua testimonianza: “Stamattina alle Poste di Santa Lucia c’era un solo sportello aperto e 20 di noi ad aspettare fuori, io dalle 8.15 alle 11”.
Insomma, il problema è in tutti gli uffici postali della città.
Anche con l’app Ufficio Postale che permette di prenotare il proprio turno pare che ci siano problemi sia per il funzionamento sui cellulari che per entrare quando è il proprio turno, coma ha scritto un’altra utente: “Se non sei all’interno non ti fanno passare le persone fuori. Io oggi sono andata via pur avendo una prenotazione alle 17″.
Le file per strada davanti agli uffici di Poste Italiane sono quotidiane e non è uno spettacolo decoroso per una città come Cava. Ma, in verità, non lo è per nessuna città. Non è certamente possibile continuare così.
E qui sotto pubblichiamo la foto scattata poco fa, prima delle 19, della fila comunque consistente nonostante l’ora tarda ormai in prossimità della chiusura dell’Ufficio Postale.
La richiesta più logica è quella di rendere operativi più sportelli a disposizione delle persone che fruiscono dell’ufficio postale. Occorre un impegno concreto e indifferibile da parte della direzione delle Poste per migliorare il servizio che è chiaramente in difficoltà. C’è urgenza di un riassetto più efficiente dei servizi resi all’utenza.
Per ora, siamo a file da terzo mondo in una città che in campagna elettorale appena tre mesi fa il sindaco Servalli ha definito europea.