Un lungo week end di musica che spazia dal fascino del giradischi per le selezioni in vinile alle hit più pop fino ai ritmi percussivi ancestrali che si fondono ai beat più contemporanei. In sottofondo l’Africa, tra poesia e design.
Si torna a ballare a piedi scalzi illuminati dal chiarore della luna che si riflette sul mare. Spazio alla fantasia, perché tutto potrà accadere nel sabato notte sotto le stelle quando protagoniste indiscusse del Dum Dum Republic saranno le PopPen Dj: due performer irriverenti, fuori dagli schemi ironiche, dissacranti, eccentriche e sopra le righe.
Geniali e mai scontate, per niente minimal, ma schiave del maximal sia nel look che nel sound, le PopPen sono Brunella Di Montalcino & Marina di Ravenna, aka Half Poppen & Demì Poppen, ovvero Feeder & Fabeat, resident djs negli affollatissimi Party en travestì all’Estragon di Bologna.
Il ritmo esploderà già sabato pomeriggio dalle ore 15 quando in spiaggia si ballerà a ritmo di cumbia, afrobeat, brazil, salsa e highlife con Cypriot & O’ Falso Baiano. Selezionatori poliedrici, navigano tra le frequenze dell’Afrobeat, della Cumbia, del Brazil, ma anche del Funk e delle più audaci contaminazioni tra musica africana e latinoamericana, con una selezione in puro vinile che difficilmente ascolterete altrove.
Domenica primo luglio invece, direttamente dai club più hot di Parigi, ospite della #DumDUmRevolution dalle ore 17 è il dj, producer e beat maker di fama internazionale Peet, con il suo sound electro, hip hop e afro-house. Già dj ufficiale di MHD (afro-trap), ha ideato incredibili set per i club più esclusivi del mondo e per importanti festival come il MOMMA Festival di New York, oltre che per Don Benjamin & OT Genesis, Lil Jon, Chris Brown, Tyga, Ace Hood e Booba (il miglior rapper francese).
L’apertura, invece, sarà affidata ai Teranga Brothers, colletivo di poeti, musicisti e artisti il cui obiettivo è diffondere la tradizione musicale africana sulla base del dialogo tra i popoli. I colori e le atmosfere dell’Africa saranno ripresi, invece, nella collezione “Afrique c’est Chic” della stylist Mary Serah Koroma.