Sebbene dalle prossime elezioni ci separi più di un anno, sembra che anche qui a Cava la campagna elettorale sia già da tempo iniziata; prima con le continue bordate che l’ex assessore Bastolla da qualche anno spara contro l’attuale Sindaco Servalli, sia con i numerosi commenti, interviste, opinioni che vari personaggi politici cavesi da tempo fanno sui trascorsi tre anni dell’attuale amministrazione, sia sulle future prospettive della città e, quindi, su chi dovrà o potrà o vorrà guidarla nella prossima consiliatura.
Ovviamente il ritornello comune di tutti i commentatori e gli intervistati è un più o meno netto giudizio negativo dell’amministrazione che Vincenzo Servalli sta guidando con piglio fermo ma diplomatico, al punto che, nel mentre qualche suo predecessore ha avuto la necessità di fare un rimpasto ogni sei mesi, Servalli in tre anni ne ha fatto solo uno, in occasione della indagine della Magistratura per infiltrazioni malavitose nella città, che coinvolsero anche l’allora vice-sindaco Polichetti, il quale molto correttamente, sebbene non indagato, si dimise per evitare guai proprio a Servalli; che poi, alla fine, confermò l’intera giunta dal che si può dedurre che nemmeno quello fu un vero e proprio rimpasto.
Vincenzo Servalli, come dicevo prima, è un personaggio politico abile il quale, sotto la maschera di una persona buona e disponibile, mantiene con piglio di ferro la sua amministrazione; comunque le sue doti diplomatiche e la sua disponibilità sono fuori dubbio e ha dimostrato anche molta umiltà accogliendo talvolta suggerimenti delle opposizioni; opposizioni che, se pure formalmente esistenti, sono sostanzialmente inesistenti.
Ovviamente i giudizi, per lo più critici, dei tanti intervistati, vengono puntualmente riportati da questo giornale il quale, nel farsene portavoce, sembra assumersene la paternità; sappiamo tutti che non è così, e che se il giornale, o qualche suo redattore, ritiene di avanzare critiche a Servalli, lo fa in ogni occasione e in prima persona.
Detto questo a me sembra che dare addosso a Servalli sia diventato lo sport quotidiano, praticato da tutti i cavesi, e tra essi annovero anche chi, prima di sparare critiche, dovrebbe fare un esame di coscienza e mente locale sui suoi trascorsi politico/amministrativi, sugli appoggi dati ai predecessori di Servalli, e sugli errori commessi direttamente o per aver appoggiato passati amministrazioni che hanno lasciato eredità negative pesanti.
Non voglio andare lontano, mi fermo all’Amministrazione precedente vale a dire quella guidata dal Sindaco Marco Galdi, ed a quella immediatamente precedente del Sindaco Luigi Gravagnuolo.
Più volte ho commentato entrambe e tutti conoscono i miei apprezzamenti per il Sindaco Gravagnuolo e le mie critiche per il Sindaco Galdi; e non credo sia opportuno ripetermi.
Invito solo a fare una riflessione; l’amministrazione di Gigino Gravagnuolo seguì quella di Alfredo Messina che pure era stato un buon Sindaco e aveva lasciato a Cava una eredità di idee, progetti, iniziative, sulle quali Gravagnuolo potè tranquillamente lavorare ed avere anche il tempo di dedicarsi alla programmazione dello sviluppo della città, nonostante gli anni della sua amministrazione si siano ridotti a poco più di tre.
Ma l’elettorato non capì la validità di quella amministrazione, ed alle elezioni votò per il cambiamento, e venne fuori Marco Galdi il quale qualche cambiamento lo portò, ma in negativo: azzerò tutto ciò che di buono aveva intrapreso il suo predecessore, fece operazioni strampalate che ancora oggi pesano sul bilancio comunale, riuscì a sopravvivere per cinque anni, lasciando però la città in condizioni che tutti conoscono.
Servalli ha avuto questa eredità e ha cercato di riparare i guasti precedenti, e in buona parte è riuscito nell’intento; viene accusato di fatto poco per disegnare uno sviluppo futuro, ma a me risulta che abbia messo in cantiere una cosa importante, vale a dire la prosecuzione del trentennale lavoro del trincerone-sottovia, e anche di ciò questo giornale ha dato dettagliate notizie.
Ha fatto poco? Può darsi. Poteva fare di più? Forse si. Ha fatto male? Non credo.
Ma quando leggo tutte le critiche che gli vengono fatte, alcune feroci, rifletto sulle due precedenti amministrazioni, appunto quella di Gravagnuolo e di Galdi.
La città non apprezzò Gravagnuolo, e scelse Galdi, persona rispettabilissima e molto stimata, di grande cultura e conoscitore degli ingranaggi dell’amministrazione locale. E’ andata a finire com’è andata.
Non mi auguro che venga fatto lo stesso errore per il dopo Servalli, cosa che i continui attacchi fatti da tanti e avversari fa seriamente temere; molti sono bravi a fare opposizione, tutti sono professionisti seri, preparati e affidabili; ma sono anche in grado di fare i Sindaci?