scritto da Nino Maiorino - 22 Maggio 2019 07:47

Servalli, Sindaco mio… non solo elogi

…non ti devi illudere che ci siano solo elogi. Ormai è diventata una consuetudine avere, tramite questo giornale, periodici colloqui con te, e gli elogi, quando sono meritati, certamente non mancano; ma in tanti altri casi, purtroppo, possono tramutarsi in critiche, sempre costruttive ci mancherebbe, ma che tuttavia non vengono sempre accolte con piacere, anche se non lo dai a vedere.

Oggi si fa un gran parlare di te, specialmente dopo la lunga intervista di qualche giorno fa, con la quale la brava collega ti ha messo sotto torchio per fare il punto della tua amministrazione, rivoltandoti come un calzino; e sembra che tu sia stato al gioco, con risposte a volte esaurienti, a volte diplomatiche, talvolta incomprensibili; comunque entrambi avete svolto eccellentemente il vostro ruolo.

A proposito di elogi, non posso fare a meno di complimentarmi per l’apertura, finalmente, di quel troncone di strada che dalla fine di Via Luigi Ferrara porta su Via Aniello Vitale, evitando quel pericoloso tornante di fronte al ponticello di San Giuseppe al Pennino nei pressi dell’Agriturismo “Al Rifugio”; era costruito da tempo, mancava solo l’apertura: ben fatto.

Come pure per il tuo comportamento nei confronti dei cittadini, sobrio, serio e umile; ma a tal proposito, pure riconoscendoti queste doti, non posso non ricordare come tu sia il Sindaco che accetta tutte le critiche e segnalazioni anche dai singoli cittadini, e a tutti assicuri un tuo intervento, che però nella maggior parte dei casi non avviene. Ed è anche positivo il tuo accenno a qualche scelta che ti ha portato problemi, e che ora non rifaresti.

Anche se, come tu stesso ammetti, non sempre talune tue reazioni sono sobrie com’è nel tuo carattere, specialmente quando ti sbizzarrisci sui social a rimbrottare o beccare qualche parere critico nei tuoi confronti: non sempre li scrivi personalmente, come tu dici, ma comunque te ne assumi la paternità. Probabilmente, come dice il mio megadirettore, il fardello è pesante, e a lungo andare qualche “défaillance” la provoca.

Come pure non posso non elogiarti per la sensibilità che hai dimostrato alle mie pressanti segnalazioni (in verità non solo mie) relative alla situazione del traffico in Via E. De Filippis e in Via Luigi Ferrara, che in alcune ore è drammatica. Ben vengano, finalmente, i sensi unici in entrambe le strade, ma con un avvertimento: se putacaso (si dice ancora?) dopo che avrai deciso di attivarli, pressato da qualche bastian-contrario, ti venisse in mente di abolirlo (come ha fatto qualche tuo predecessore piuttosto pavido), allora avrai in me un nemico acerrimo e agguerrito che ti farà una lotta spietata, e sarò in buona compagnia, e così te lo sognerai il secondo mandato al quale tu fai finta di aderire per spirito di servizio ma tutti sappiamo che, sotto sotto ci tieni tanto! Perciò pensaci bene, e quando avrai deciso non sognarti minimamente di cambiare idea.

E veniamo, ora, ai tanti altri argomenti sul tappeto, prima di ogni altro la sicurezza, la vivibilità e il contrasto al degrado: nonostante gli sforzi fatti, i risultati sono in qualche caso veramente deludenti, anche se non per tua colpa, bensì di una ampia fascia di cittadini che definire buzzurri, cavernicoli e incivili è un complimento; quanti sforzi facciamo tutti noi, di supporto a te, per denunciare la piaga dei rifiuti lasciati dappertutto, indifferenziati, a tutte le ore del giorno e della notte, da parte di tanti incivili; quante denunce  facciamo per auto sistematicamente lasciate non dico in divieto di sosta, ma anche in seconda e a volte in terza fila: proprio pochi giorni fa una nostra lettrice ha fotografato un fuoristrada lasciato sul marciapiede del dosso di Via Atenolfi, proprio in testa alla Caserma dei Carabinieri, e per giunta da un disabile il quale probabilmente oltre ad avere una disabilità fisica ne ha anche una, più forte, mentale. E’ gente che meriterebbero di essere portata a forza, che so, nel Senegal dove non ci sono strade asfaltate, né fogne, né civiltà, né divieti: ma forse questi buzzurri metelliani, eredi di una “piccola svizzera” che sembra diventata veramente “minuscola”, nemmeno lì sarebbero accolti. Hai voglia di predicare contro questa gentaglia (“mi scusassero” i miei cinque lettori, per dirla alla Camilleri), per la quale ci vogliono non solo le telecamere e le multe salate, ma pure …i calcioni nel sedere. O no?

Che dire della sicurezza contro la delinquenza? Proprio non ci siamo, certamente tu l’Assessore alla sicurezza (qualcuno lo definisce “alla insicurezza” e forse non ha tutti i torti) l’hai designato, un Comandante della Polizia Urbana, che qualcuno definisce bravo, l’hai assunto; e sarà anche vero che i reati sono in calo, ma queste sono chiacchiere, vallo a dire a chi i furti li ha subiti, o rischia di subirli, specialmente nelle frazioni, e se non ti manderanno a quel paese sarai fortunato. Vedi cos’è accaduto alla Frazione di San Pietro nell’ultimo mese, tant’è che i “sanpietresi” ti hanno scritto una petizione che certamente …lascerà il tempo che trova. Il punto è che Assessore e Comandante non funzionano, il primo perché evidentemente non sa coordinare le varie forze dell’ordine presenti sul territorio, il secondo perché evidentemente ha le mani legate da “condizionamenti” sconosciuti; probabilmente sarebbe utile un “report” (oggi così si chiama quella che una volta veniva più italicamente chiamata relazione) indicante le contravvenzioni fatte, così almeno si controllerebbe anche quante volte i solerti (si fa per dire) pizzardoni si sono recati nelle tartassate frazioni.

Comunque un fatto è certo, i cittadini metelliani hanno paura, non percepiscono sicurezza, si sentono non protetti, e molti rimpiangono qualcuno che in passato ha dato prova di efficienza, di polso, di temperamento: doti che se non ce l’hai non te le puoi incollare sulla capoccia, e questi sono i risultati. E allora, “stamme a sentì”, trasferisci ad altro incarico più congeniale l’attuale addetto alla sicurezza, acchiappa per il “cravattino” qualcuno veramente all’altezza e mettilo a lavorare, e aspetta i risultati: “stamme a sentì”!

Dolenti note anche per le finanze comunali, per le quali dici di essere stato costretto a fare un altro debito per avere un poco di ossigeno finanziario per andare avanti; ma scherziamo? ma non ti bastava il salasso che ti ha lasciato il tuo predecessore per l’acquisto, a dir poco incauto, dell’immobile Co.Fi.Ma, che ti pesa sul groppone e non sai cosa farne e come liberartene; e la “spendig-revue” che hai avviato? Ma perché, invece di buttare risorse per interessi su altri debiti, non fai un piano credibile e concreto di alienazione dei tanti immobili comunali (ma almeno sai quanti sono tutti gli immobili di proprietà comunale, visto che qualche anno addietro all’ufficio patrimonio sembra che qualcuno fosse sfuggito?) basandoti non sul presunto valore di realizzo che finora non ha fatto realizzare un fico secco, ma inventandoti qualche soluzione più concreta per adeguare il loro valore a quello effettivo di mercato, vale a dire quello che effettivamente un  investitore privato è disposto a sborsare. Io una idea ce l’avrei: fare un’asta al rialzo per ogni singolo immobile, partendo dal valore minimo stimato e acquisendo le offerte al rialzo di chi è interessato; o magari all’incontrario, vale a dire partire dal valore fissato in precedenza e acquisendo offerte al ribasso: in questo modo avresti l’esatta cognizione del valore reale di ogni immobile, e ti cauteleresti anche nei confronti della Corte dei Conti la quale, prima o poi, verrà a farti le pulci.

Probabilmente questa è una idea balzana che andrebbe verificata con esperti amministrativisti, ma comunque qualcosa la devi inventare per scrollarti dal groppone tanti immobili che non ti rendono niente, e ti costringono a pagare la manutenzione.

E veniamo all’inquinamento, alla viabilità, al trincerone, al sottovia ed ai “lavori eterni” in corso; quante volte ne abbiamo parlato, mi sono quasi stufato di farlo ancora, ma tu provochi e come faccio a non risponderti? Quando sei stato eletto, ormai quattro anni fa, avevi dato per certo che il trincerone-sottovia sarebbe stato completato entro pochi mesi, il che vuol dire uno, due, tre, magari dodici: siamo a quarantotto e il traguardo ancora non si vede! Come la mettiamo? Ormai non se ne può più, di rumori e di inquinamento, e anche le centraline lo segnalano; il problema è che, nel mentre altre città (vedi, ad esempio, Nocera Inferiore) possono intervenire impedendo alle auto di percorrere le vie del centro in quanto hanno strade alternative, qui a Cava il traffico dove lo sposti?

E non puoi illuderti di risolvere il problema collegando il trincerone-sottovia con Via Randino; sai bene che per fare ciò occorrono anni, se non decenni e Cava non può aspettare tutto questo tempo, i cavesi sono esausti, esasperati, non ne possono più. Quindi devi veramente darti da fare, inventarti qualcosa che riduca questi disagi, magari andare armato (solo di buona volontà e di determinazione, mi raccomando) in Provincia, in Regione, magari da Toninelli, si proprio lui, il Ministro delle Infrastrutture, quello che da quando è stato eletto sembra sempre più stralunato e assente a se stesso, o magari da Salvini, il ministro dell’Interno “ghe pensi mi” e faso tuto mi”, che se vuole riavviare i lavori del tunnel del TAV, cosa grossa, una soluzione per Cava la trova, magari per ottenere la liberalizzazione del tratto autostradale Cava/Salerno in maniera da non consentire più al traffico di attraversamento di raggiungere Cava. Basterà un risultato del genere, e ti sarai assicurato il secondo mandato. Quindi, datti una mossa.

E “mo me fermo”; se non lo faccio, oltre ad essere mandato a quel paese da te, c’è il megadirettore Petrillo che lo farà prima, perché dice che gli rubo tanto spazio, troppo, e che i lettori non leggono i miei sproloqui.

Ma non prima di farti una ultima pressante preghiera: fai ripristinare la “bene-maledetta segnaletica orizzontale”, cioè le strisce bianche sulle strade, che oramai, come si vede anche nelle foto, in alcuni punti sono oramai un miraggio; così piglierai non due ma tre piccioni con una fava: accontenterai i tuoi “piedoni-cittadini”, non farai ulteriore brutta figura nel confronto con la Metellia che le “sue” strisce blu le rinnova continuamente e ti risparmierai ulteriori improperi del mio mega-direttore.

E buon lavoro.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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