scritto da Nino Maiorino - 21 Dicembre 2020 17:41

Servali, Sindaco mio, contro il Coronavirus…

foto Angelo Tortorella

…non ti dico di usare i lanciafiamme, come inizialmente invitata a fare il “cattivissimo” De Luca il quale, poi, mitigò l’originario rigore, e invitò ad usare solamente …gli idranti ad alta pressione.

Ovviamente non contro il maledetto virus, il quale, alla fin fine, fa il suo mestiere, quello di infettare, ma contro tutti quegli “scemi” –il termine mi piace particolarmente, non l’ho inventato io ma Michele Serra, collaboratore assiduo di una importante testata nazionale– che fanno finta, o si illudono, che il virus non esista più, che pure se esiste ancora abbia perso l’originaria efficacia, e baggianate varie, e non perdono occasione per uscire, assembrarsi, non usare le mascherine, insomma fare esattamente il contrario di ciò che dovrebbero, e sembrano godere al crescere del numero dei contagiati, quasi indifferenti alle centinaia di morti giornalieri che ancora ci sono: ormai dall’inizio della pandemia i decessi in Italia sono giunti quasi a 70.mila e, grazie anche al comportamento degli scemi, continueranno, purtroppo, ad aumentare.

E tutti ci stiamo abituando a sentire quei numeri come un fatto normale, quasi a non farci più caso, dimenticando che dietro quei numeri ci sono persone morte, famiglie in lutto, spesso distrutte.

Io avevo suggerito gli idranti anti-assembramento qualche giorno prima che pure Bruno Vespa lo consigliasse addirittura sulle reti delle TV nazionali, e da quel momento ho avuto maggiore considerazione per quell’antipatico.

E sono sempre più convinto che se invece di far scendere in piazza i Vigili Urbani –a proposito esistono ancora a Cava?- o i Carabinieri, o i Poliziotti, o i Finanzieri, si facessero intervenire i Vigili del fuoco con i loro idranti, o ancora meglio le camionette della Celere le quali probabilmente sono dotate di idranti più efficaci, si risparmierebbero  tempo, chiacchiere, quattrini e si otterrebbe un doppio concreto risultato: cacciare via dalle strade d’Italia tutte quelle migliaia di persone che continuano ad assembrarsi, e quello di farci sganasciare dalle risate, vedendo come scappano gli scemi inzuppati e fradici.

E ci penserebbero mille volte prima di tornare a fare lo “struscio”, come mi è capitato di vedere pure questa mattina: lungo il Corso Umberto centinaia di persone si godevano il sole, passeggiavano beatamente, si abbracciavano, parlavano “azzicco-azzicco” con le mascherine esibite come collane. E oggi è una giornata lavorativa, immagino cosa sia accaduto ieri, giorno festivo, mi dicono che nelle varie strade e piazze non si poteva nemmeno camminare per la gente in giro: e non c’è bisogno di fare un atto di fede per crederci, perché come a Cava in tutt’Italia avviene ciò, e non parliamo di Napoli e Campania dove, nonostante il “cattivissimo” De Luca, contravvenendo alle disposizioni governative, abbia riportato in arancione la regione, suscitando la feroce ira dei gestori pubblici partenopei, gli assembramenti per le strade si sono visti ugualmente.

Caro Sindaco, se si vuole combattere la pandemia e arginare le possibilità di contagio, bisogna agire in maniera efficace, con intelligenza e spirito di iniziativa, cosa che, purtroppo, non vedo.

Questa mattina, ti dicevo, ho dovuto andare in giro per qualche spesa, generi di prima necessità, medicinali e cosucce varie. E la gente che girovagava a vuoto aveva anche piacere a farlo perché invogliata, oltre che dalla splendida giornata, anche dalla musica natalizia e festiva che piacevolmente veniva diffusa attraverso l’impianto sonoro installato sotto i portici.

Allora mi sono chiesto che senso abbiano tutte le raccomandazioni che tutti, te compreso, fanno, con invito ad essere responsabili, ad uscire solo se strettamente necessario, se poi delizi con la musichetta che invita a restare per strada?

A cosa servono i cartelli che hai messo ad ogni angolo di strada che invitano a rispettare le regole, non assembrarsi, usare sempre la mascherina, ecc. ecc., se poi accogli i girovaghi impenitenti anche con la piacevole musichetta?

Ormai il clima natalizio l’hai ripristinato con l’elegante albero illuminato, non c’è bisogno di calcare la mano anche con le musichette! Non credi?

Anzi gli altoparlanti dovrebbero essere utilizzati per trasmettere continuamente, e a volume molto più alto, le raccomandazioni opportune: “Che ci fate per strada, state a casa, uscite solo nei casi di necessità, non fate assembramenti, utilizzate sempre le mascherine” e quant’altro la Protezione Civile, gli Organi sanitari, il tuo Comitato Tecnico Scientifico, ma principalmente il tuo buonsenso ti suggeriscono.

Mi raccomando, riflettici e… cambia canale.

 

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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