Marte Mediateca: ma Sindaco, Assessore e vigili dov’erano?
Riceviamo e pubblichiamo
“A furto avvenuto, mettiamo la porta di ferro!”, questo sembra ai più il provvedimento preso dall’Amministrazione comunale, dopo aver letto quanto accaduto la sera del veglione di Capodanno, quando la benedizione divina ha evitato il peggio, vuoi per inadeguatezza dell’organizzazione, vuoi per mancata applicazione delle elementari norme di sicurezza che impongono un controllo a valle di diffide, come dichiarato dall’assessore al ramo, espresse, speriamo non a voce, ai titolari della gestione della Mediateca.
La quale Mediateca, se memoria non ci inganna, era luogo di manifestazioni culturali, di apertura di campagne elettorali, di mostre, e, di certo, non nata, o diventata, spazio per musica a tutto spiano e per festeggiamenti di simile portata (centinaia di prenotazioni trasformate in migliaia di adesioni, grazie ad un passa parola poco chiaro e molto intrigante…).
La domanda spontanea che si pone il cittadino-genitore, trovatosi di fronte ad una catena umana dalle dimensioni spropositate, ed intimamente convinto di sapere i propri figli in un ambiente sicuro e allegro: possibile che non fosse presente alcuna pattuglia, siano essi vigili, o lo stesso assessore, ad assicurarsi che gli effetti della diffida fossero stati regolarmente accettati e rispettati?
Imporre la chiusura per cinque giorni quale risulta da comunicato diffuso a mezzo stampa, non esime Sindaco ed assessore alla sicurezza, di sentirsi esonerati da qualsiasi critica o superficialità: solo per questione di fortuna e, forse, di osservanza delle più elementari regole di comportamento da parte dei giovani presenti e giustamente richiedenti l’ingresso dopo aver pagato, e profumatamente, l’accesso alla festa, non hanno guadagnato le cronache nazionali per un bis di quanto accaduto non molto tempo addietro in quel della discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona, episodio costato la vita a sei persone, per colpa dello spray urticante, ma che un semplice petardo avrebbe registrato analoghe conseguenze a Cava de’ Tirreni.
Ma ci rendiamo conto nelle mani di chi abbiamo affidato la sicurezza dei nostri figli e nipoti?
Solo la mano grande di nostro Signore ha evitato una tragedia annunciata, che è sempre presente dietro l’angolo di eventi cosi affollati.
Si fa la diffida, dimostrando di sapere quel che potrebbe verificarsi e lo si vorrebbe impedire, e non si controlla l’osservanza della stessa?!.
Si interviene successivamente con una revoca senza aver prevenuto l’annunciata probabile tragedia, dimostrando che né il sindaco né l’assessore capiscono niente di sicurezza, essendo degli improvvisati al pari del gestore del locale.
Dimostri, chi è preposto a garantire, con l’ausilio delle forze dell’ordine, vivibilità e tranquillità alla cittadinanza intera, di avere coscienza pulita e di aver svolto in maniera diligente il compito affidatogli, cosa che, finora, non ha trovato riscontro nel gradimento della popolazione.
La sicurezza con la S maiuscola si dimostra con la prevenzione, il controllo e l’occupazione vigilante del territorio e non certo con la semplice diffida e successiva chiusura del locale inadempiente.
avv. Alfonso Senatore
già assessore comunale alla sicurezza
Scongiurato il disastro Mediateca mi chiedo dove siano le norme di sicurezza per stasera Notte Bianca. Avete visto la piazza? sul corso un gigantesco albero di Natale, sotto la banca in prossimità della galleria che porta a Via Balzico un megagalattico palco e un altro palchetto per i disabili. Domanda: In caso di fuggi fuggi, di un pazzo che scatena il panico cosa potrebbe accadere? Dove sono le vie di fuga? Sul corso sotto i portici? Verso piazza Abbro? Ma vi rendete conto della folla presa dal panico cosa potrebbe scatenare? Una Notte bianca che porta centinaia migliaia di persone da tutta la provincia non si organizza in una piazza che ha i suoi limiti lo stadi sarebbe troppo lontano dal centro commericale, non sarebbe stato meglio Piazza Lentini, la stessa Piazza Abbro. Alla luce di codeste riflessioni concordo con chi mi ha preceduta nella mancanza di capacità organizzative e conoscenza delle più elementari norme di sicurezza. Signori amministratori se non siete in grado di svolgere il vostro compito,dimettetevi. Il caso Mediateca è emblematico, inaccettabile. Infatti la Mediateca fu creata per attività culturali, si sono fatte è vero ma solo su prenotazione e pagamento ultra salato degli spazi. Il teatro della Mediateca. altro luogo infelice, brutto come struttura pericoloso per la gradinata in eccessiva pendenza, nessuna via di fuga idonea in caso di incidente. Mettete conto che si debba scappare per un motivo qualsiasi sapete cosa accadrebbe sulla gradinata di platea? Capitomboli ruzzolamenti, un macello. Datevi da fare e non chiudete per cinque giorni è una presa in giro, revocate e rifate il contratto, rivedete tutte la intera funzione della struttura Signori ci vogliono regole e chi le fa rispettare. Non parliamo del sagrato della chiesa del Purgatorio antistante la Mediateca, non si finerebbe più di dire VERGOGNA