Forza Italia, più che vincere la vera sfida è governare
«Lavorare, lavorare ed ancora lavorare. Ma nel pieno senso pratico e concreto e poi pazienza ed aperture mentali». Nell’intervista rilasciata al nostro giornale dal professore Pasquale Santoriello, esponente di spicco di Forza Italia nella valle metelliana, che oggi abbiamo pubblicato, ci sono più di uno spunto di riflessione. Tuttavia, questo passaggio dell’intervista sembra essere quello più significativo e dirimente.
Esso dà l’esatta portata del lavoro non diciamo immane, ma di sicuro consistente e difficoltoso, che è chiamato a svolgere chi si pone oggi l’obiettivo di mettere su una proposta politica dello schieramento di centrodestra, alternativa all’attuale maggioranza di centrosinistra a guida Pd.
A maggior ragione lo è per chi fa riferimento a Forza Italia, la quale, piaccia o meno, è centrale oltre che indispensabile in qualsiasi ipotesi aggregativa di centrodestra. Lo è per la sua posizione nella geografia politica. Per la sua storia a livello nazionale oltre che locale di questi ultimi venti anni. Lo è per la naturale vocazione alla leadership del suo fondatore, Silvio Berlusconi. Insomma, senza togliere o sminuire il ruolo e il contributo delle altre componenti politiche, lo schieramento di centrodestra ancora oggi, volente o nolente, esiste se c’è Forza Italia.
Ciò, però, più che un privilegio, per i militanti azzurri rappresenta un supplemento di responsabilità. E questo il nostro Santoriello lo sa perfettamente e non ne fa mistero quando aggiunge: «“Necesse est”, con lungimiranza, superare la frammentazione del centro-destra», ma anche l’aprirsi a tutto ciò che si muove nella città, non rinchiudendosi negli steccati di schieramento e finanche di partito.
Insomma, l’impostazione di Santoriello, come quello espresso da Marcello Murolo in precedenza sempre al nostro giornale, da un punto di vista di strategia politica è largamente condivisibile. Certo, resta da vedere quanto poi in concreto gli azzurri cavesi riusciranno a mettere in pratica. E qui qualche dubbio è più che legittimo.
Di sicuro, però, il tempo stringe. Forza Italia, è pacifico, dovrà quanto prima attivarsi nell’avviare un processo aggregativo nel segno della chiarezza politica e del rinnovamento della classe dirigente, per avviare in primo luogo un confronto, anche con le varie formazioni sociali e realtà cittadine, al fine di arrivare alla definizione di un programma di governo e ad un progetto di città, quindi all’individuazione di un percorso per la scelta del candidato sindaco nonché stabilire criteri per l’ottimale selezione del personale politico da proporre all’elettorato cavese.
Il compito, come si vede, è davvero gravoso e conseguire dei risultati apprezzabili non sarà affatto cosa semplice e agevole. Tuttavia, come afferma Santoriello, a Forza Italia, e a quanti si riconoscono sinceramente nel centrodestra, tutto ciò politicamente «necesse est». Tant’è, che proprio la evidente e rilevante difficoltà di ottenere dei positivi se non fausti riscontri, deve essere motivo di sprone per osare e non piuttosto di scoramento per poi desistere.
In conclusione, esprimere critiche agli attuali amministratori comunali è più che legittimo, ma chi si candida a sostituirli, e questo è il caso di Forza Italia e in generale delle forze politiche e civiche che si rifanno al centrodestra, deve risultare credibile e affidabile per l’elettorato metelliano. Ciò è possibile se si è portatori di idee apprezzabili con la credibilità di un personale politico capace di esprimere in misura adeguata qualità umane, etiche e professionali.
Anche perché, e ciò non vale solo per la valle metelliana, più che vincere, la vera sfida è poi governare. E, in questo, quasi tutte le ultime amministrazioni comunali hanno lasciato molto, anzi troppo a desiderare.
Stiamo a vedere se il futuro ci riserva qualcosa di meglio…