Fallimentare gestione del Corpo dei Vigili Urbani: colpa dell’assessore alla sicurezza
Riceviamo e pubblichiamo
Nel mentre cerchiamo di fare luce sulla vicenda “Mediateca”, che, a distanza di tre settimane ancora non ha trovato adeguata e significativa risposta, sbandierando una diffida che sa tanto di un avvertimento, ma non di un provvedimento esemplare, giunge graditissima la rivolta verbale del consigliere comunale Clelia Ferrara, dopo quasi 5 anni di una opposizione appiattita sulla maggioranza, quasi, e senza quasi, inesistente, per non aggiungere qualcos’altro di peggiore.
Una conferma, non necessaria per me che vivo, anche dall’esterno del consesso comunale, la situazione precaria di sicurezza e la gestione della polizia locale, da anni allo sbando, a ciò che abbiamo sottolineato a più riprese nel giudicare l’operato negativo dell’assessore al ramo, incapace per inesperienza, impreparazione al ruolo difficilissimo, per presunzione non motivata e per carenza di “metro in tasca”.
Assolutamente d’accordo sull’evidenziare le pecche che si sono succedute in questi anni; dove era quando si verificavano gli abusi, le disparità di trattamento e la gestione allegra e fallimentare del comando per non parlare del senso di insicurezza e di abbandono in cui versava e versa tuttora il territorio cavese?
Si è mai reso conto che non sono mai stata applicati:
– il cosiddetto DASPO,
– i Decreti Sicurezza,
è di Sua conoscenza:
– che i settori intermedi dei vigili non funzionano?
– che pochi sono i vigili appiedati e pochi i posti di piantonamento in strada?
– che la maggior parte di quei vigili circolano a vuoto o passeggiano in auto?
– che non si vede un posto di blocco come buona norma comanda?
– che non sono presenti vigili nelle frazioni?
– che la presenza degli stessi è prevista sino alle 21,00, mentre il servizio dovrebbe essere h 24 ?
– che vi è un accattonaggio molesto dei rom, intollerabile?
– che vi sono ambulanti abusivi extracomunitari sotto i portici?
– che non vi è un censimento per sapere chi sono, (regolari o clandestini), come vivono, di che vivono e dove vivono i tanti extracomunitari e comunitari che circolano sul nostro territorio?
– che i semafori sulla nazionale non sono più muniti di fotocamere?
– che non è noto il dato delle contravvenzioni del 2019, con riferimento, per confronto, agli anni precedenti ?
– che non sono quantificate le contravvenzioni per chi guida usando il cellulare?
– che sono sconosciute le contravvenzioni ai camionisti che procedendo da Nord verso Sud, passano in divieto per Cava (forse l’assessore ignora l’esistenza di questo divieto)?
La dichiarazione – confessione di chi non conosce i compiti del suo assessorato è stata: “Io mi occupo solo dell’indirizzo politico”.
A riprova, quindi, che il colpevole del cattivo e inesatto utilizzo del settore di polizia municipale è proprio lui, l’assessore alla sicurezza.
E’ di sua competenza il non aver controllato un bel niente, vivendo altrove e tra le nuvole, e non è innocente nella vicenda “Mediateca”!!
Ma su cosa è avveduto!?
Non ne possiamo più di assistere a questa fallimentare gestione del Corpo dei Vigili Urbani, un tempo fiore all’occhiello di Cava, mai prima alla ribalta delle cronache di stampa, e, fra non molto, forse anche di quelle giudiziarie.
avv. Alfonso Senatore