Elezioni europee a Cava, considerazioni e prospettive per un’alternativa al sindaco Servalli
Le considerazioni e perplessità, riportate nel giorni scorsi sulla rivista “Ulisse on line” dal direttore Petrillo, nella puntuale analisi sui risultati del voto delle elezioni europee in ambito cavese, mi suggeriscono una serie di riflessioni sviluppate anche a seguito del raffronto tra i flussi di voto delle elezioni europee/amministrative che si sono tenute in molti comuni salernitani.
Volendo restringere il campo di osservazione mi limiterò a quanto accaduto nei Comuni di Sarno e Nocera Superiore, interessate dal concomitante appuntamento elettorale europee/amministrative.
Realtà che, per vicinanza geografica, tipologia di elettorato e comunanza dei vertici provinciali di partito, ma anche omogeneità delle coalizioni a supporto delle candidature a Sindaco, consentono di poter effettuare una trasposizione sul piano cavese dei risultati registrati e trarre elementi di valutazione a supporto di considerazioni di merito e metodo in prospettiva delle prossime amministrative.
In entrambi i contesti si è assistito alle elezioni europee, in linea con la generale tendenza del Sud, alla affermazione seppure ridimensionata della leadeship del Movimento 5 Stelle.
Tale risultato è stato completamente sovvertito alle concomitanti elezioni amministrative, a dimostrazione che quello dato ai cinque stelle rimane un voto di opinione che non trova un suo corrispettivo sul piano amministrativo.
In entrambi i Comuni trattati, inoltre, non si è avuta l’affermazione della coalizione di centrodestra che, ancorché presentatasi unita, ha visto nel voto amministrativo dimezzarsi il complessivo consenso ottenuto alle europee.
In ambedue i contesti il centrodestra non è riuscito a conseguire la vittoria del proprio candidato né di giungere al ballottaggio.
In entrambi i casi, a ben esaminare i flussi elettorali, la motivazione di tale sovversione del voto è da attribuirsi alla presenza, tra i candidati alla carica di Sindaco, di persone, autorevoli e competenti, espressione di un civismo moderato, in grado di intercettare in larga misura i voti presi dal Movimento 5 Stelle nella tornata elettorale europea; tutto quanto pur in presenza di un candidato alle Amministrative espressione del Movimento 5 Stelle che ha ricevuto il consenso di una componente residuale dei consensi europei.
Vieppiù a Nocera Inferiore il candidato civico, già Sindaco uscente, ha prevalso al primo turno anche rispetto al candidato di centro sinistra e, circostanza rilevante, grazie al determinante contributo di candidati consiglieri appartenenti alle varie liste civiche di supporto, che singolarmente hanno raccolto un consenso ben superiore rispetto a quelli che hanno ricoperto cariche assessorili nella Giunta uscente risultando, pertanto, tranne due eccezioni, non eletti.
A Sarno, si è ripetuta situazione analoga con l’unica differenza, comunque irrilevante sul pianto politico per la coalizione di centrosinistra, che il candidato Sindaco di centro sinistra non ha vinto al primo turno grazie all’affermazione, auspicata da molti ma non di certo così certa alla vigilia, del candidato Sindaco espressione di liste civiche;
Quest’ultimo, anche in questo caso come a Nocera superiore, ha potuto beneficiare in massima parte dei voti pentastellati e probabilmente di quanti, pur andando a votare, hanno espresso un voto nullo.
Di contro, i voti complessivamente attribuiti al centrodestra alle Europee non sono stati riproposti in egual misura al pur bravo candidato sindaco espressione della coalizione, ma si sono pressoché dimezzati.
Questa fotografia, al netto delle variabili sul voto che alle prossime Amministrative del 2020 a Cava potranno giocare la competizione regionale ovvero l’eventuale assetto governativo, con ogni probabilità diverso da quello attuale, evidenzia un fatto importante.
Chiunque, segnatamente i partiti di centrodestra ed eventuali civiche, voglia proporsi competitivo ed alternativo alla candidatura certa del Sindaco uscente di centro sinistra non potrà prescindere da alcuni passaggi:
1) La pre-condizione perché il centrodestra possa essere competitivo è che si presenti unito, avviando, da subito, tavoli di confronto leali e costruttivi alla ricerca delle ragioni di una intesa stabile che ponga definitivamente fine ai divisivi livori pregressi proponendo candidati nuovi e motivati in affiancamento a quelli storici;
2) Avviare da subito un tavolo di discussione anche con associazioni e movimenti civici, chiaramente alternativi all’Amministrazione Servalli, dando pari dignità ed importanza agli attori coinvolti, nella costruzione di un programma politico credibile, in grado di coniugare lungimiranza e concretezza dove alla visione condivisa di città di medio lungo termine che legittimi indirizzi e scelte programmatiche forti, sappia affiancare interventi prioritari nel rispetto delle criticità esistenti e del soddisfacimento di quel quadro esigenziale disatteso dall’attuale Amministrazione;
3) Definire una candidatura a Sindaco unitaria ed autorevole, definita di concerto dai partiti di centrodestra e da movimenti ed associazioni civiche coinvolte, preferibilmente un rappresentante della società civile, sintesi delle diverse posizioni e garanzia del programma proposto.
A margine di quanto sopra enunciato, ritengo che una coalizione che intenda proporsi credibile ed alternativa alla Amministrazione uscente debba definire, sin da subito, la probabile squadra di Assessori, rappresentativa dei partiti di riferimento, della società civile ovvero aderenti a vari movimenti.
Personalità scelte sulla base delle proprie attitudini, competenze di settore ed esperienze maturate che, svincolate da eventuale candidature al consiglio comunale e quindi dalla necessità di ricerca di un consenso personale, possano, durante la campagna elettorale, essere di supporto concreto al candidato a Sindaco nella esplicitazione dei contenuti programmatici e successivamente garanzia di attuazione del programma nel rispetto del mandato fiduciario ricevuto dal Sindaco.
Una squadra che unitamente al Sindaco, renda periodicamente conto ai Consiglieri eletti e per loro tramite alla città nell’assise comunale.
Ai candidati al consiglio comunale, espressione dei partiti e di liste civiche che si riconoscano tutti nel candidato Sindaco e nel programma dallo stesso sostenuto e che abbiano un radicamento diffuso sul territorio, spetterà il compito di sostenere, durante la campagna elettorale, il programma elettorale e soprattutto di impegnarsi, in ossequio alla fiducia ricevuta e per l’intera durata del loro mandato elettivo, ad assolvere il loro precipuo compito di controllo ed indirizzo politico e amministrativo ridando centralità e dignità al parlamento cittadino quale luogo di elezione della democrazia rappresentativa.
In conclusione, un progetto alternativo e moderato, che vorrà competere seriamente con quello del Sindaco uscente, già forte di un consenso di partito, dovrà vedere il centrodestra unito e puntare su un esponente civico che, supportato anche da una o più liste civiche, sia in grado di parlare a tutti intercettando anche simpatie, interesse e consensi di tanti cittadini lontani dalle strutture partitiche attuali nelle quali, specie sul piano locale, stentano a riconoscersi.