Una qualche riflessione a caldo, sulla delibera con cui ieri il Consiglio comunale ha chiesto al governatore De Luca di dotare la nostra città di una nuova struttura ospedaliera, ci sembra doverosa.
Partiamo con il dire che il Pd e la maggioranza di centrosinistra sono capitolati consegnandosi politicamente a Luigi Petrone. Questo, almeno all’apparenza. Sì perché finora l’attuale maggioranza sul tema ospedaliero, cavallo di battaglia dell’opposizione nella sua interezza, si è sempre distinta per una strenua difesa delle scelte di De Luca. Questo, anche quando il nostro straordinario governatore era indifendibile. Poi, come San Paolo sulla strada di Damasco, il Pd è stato folgorato dalla proposta di un ospedale nuovo di zecca per la nostra città avanzata da fra Gigino. Da qui la conversione, o se preferite la furbata, di accodarsi all’opposizione nel richiedere a De Luca di essere magnanimo nei riguardi della sanità cavese.
L’impressione è che si stia profilando, per noi cittadini cavesi, un possibile, nuovo, grande imbroglio. Insomma, la sensazione è che, al di là della buona fede e delle sincere convinzioni di fra Gigino, ci stiano ancora una volta prendendo per i fondelli.
Ci auguriamo, ovviamente, di sbagliarci e che quella di ieri sera sia l’inizio di un nuovo cammino, come ha profetizzato fra Gigino. Nutriamo dei dubbi in proposito, ma incrociamo le dita. Insomma, non ci crediamo, ma lo speriamo.
Un’ultima considerazione. Per ora il Pd e la maggioranza consiliare sono riusciti a neutralizzare l’opposizione e in particolare fra Gigino sulla questione ospedaliera. In altre parole, la più antica e rovente patata bollente per le diverse amministrazioni comunali cavesi succedutesi nel tempo. Questo però non vuol dire tacitare per sempre le polemiche sul tema sanitario. Tutt’altro. Non passerà molto tempo e fra Gigino, se sul tema non ci saranno risposte positive e incoraggianti, passerà all’incasso politicamente. In altre parole, per l’opposizione l’ospedale continuerà ad essere, anzi, lo sarà con maggiore forza, un cavallo di battaglia. E per il Pd, per questa maggioranza, per Servalli, non ci sarà scampo.
Come si dice, le bugie hanno le gambe corte. Se quella di ieri in Consiglio comunale è stata una posizione politica espressa non con sincerità ma per scaltrezza, allora il tempo lavorerà per fra Gigino e l’opposizione.