Cava, la confusione da suk del centrodestra metelliano
A Cava de’ Tirreni, la Lega da una parte e Forza Italia e Fratelli d’Italia si parlano attraverso i comunicati stampa. La frattura politica del centrodestra è ormai un dato di fatto. D’altra parte, quando i partiti di una stessa coalizione, invece di vedersi attorno a un tavolo di lavoro, precisano le loro posizioni attraverso dei comunicati stampa, allora vuol dire proprio che le cose vanno male e i rapporti politici traballano. E’ un po’ come quando marito e moglie si parlano attraverso i propri avvocati: diventa difficile la riappacificazione, molto più probabile la separazione e poi il divorzio.
La Lega nel suo comunicato di stamani è attenta a non scoprire le sue carte rispetto alla candidatura a sindaco di Murolo, ma la sua apertura al civismo è una sorta di premessa ad una sua prossima dichiarazione ufficiale in tal senso, non appena i tempi saranno più maturi.
Non mancano, però, le zone d’ombra. Una, tanto per essere chiari, riguarda l’iniziativa politica presa da Giovanni Baldi e altri esponenti del centrodestra a fine settembre, in vista proprio delle prossime elezioni, che fu bollata dai partiti del centrodestra, Lega compresa, come una svolta “verso un percorso civico”, definendola con un certo risentimento come “un’iniziativa di evidente matrice civica”. Insomma, quasi che fosse stato compiuto un reato di lesa maestà verso i partiti del centrodestra. Tanto da chiedere se “l’iniziativa intrapresa si pone in contrasto con l’indirizzo politico dei partiti del centrodestra ovvero vuole aprire con gli stessi partiti un tavolo di confronto”. Concludendo che “i partiti di centrodestra ritengono necessario che il gruppo di ‘amici’, capitanato dal dottore Giovanni Baldi, chiarisca alla intera opinione pubblica la collocazione politica che intende assumere”.
La domanda sorge spontanea: cos’è cambiato per la Lega in questi due mesi? Potremmo dire, due pesi e due misure?
Molto probabilmente non conosciamo tutte le dinamiche interne alla coalizione di centrodestra, quindi, sono molte le circostanze che sfuggono alla nostra comprensione di osservatori tanto attenti quanto esterni ed estranei alle segrete cose.
Ad ogni modo, cogliamo in positivo quello che c’è in questa posizione espressa dalla Lega metelliana, ovvero l’apertura al civismo, come si diceva una volta alla società civile. Forse sarebbe proprio il caso che i partiti del centrodestra si chiarissero le idee attorno ad un tavolo di confronto, ma senza retropensieri. In altri termini, farebbero bene ad andare oltre il nominalismo, cioè ben oltre i nomi dei candidati a sindaco possibili ed eventuali. Cominciassero, quindi, a chiarirsi le idee sulla piattaforma politica, sul loro ruolo e su quello degli eventuali civici, poi su chi dovrebbe essere il candidato unitario e sul programma elettorale da proporre ai cavesi.
Insomma, piuttosto che fare tatticismi e scrivere lettere d’amore (si fa per dire), meglio sarebbe lavorare con serietà gomito a gomito per presentare alla città una proposta politica degna di questo nome.
Un po’ di onestà intellettuale e di serietà da parte di tutti non guasterebbe di sicuro e sarebbe apprezzata dai cavesi, soprattutto dal popolo di centrodestra, sempre più disorientato, deluso, irritato e forse anche disgustato da un andazzo degno del peggiore suk mediorientale, piuttosto che di una coalizione di partiti convinta di avere le carte in regola per governare la città.
God Save the Queen, è l’esortazione dei britannici. Noi, più modestamente, ci auguriamo che Dio salvi Cava!