Cava, elezioni comunali 2020: sarebbe ora di un Sindaco donna
Interessante come sempre l’intervista che il nostro giornale pubblica oggi in vista delle prossime comunali. Protagonista è questa volta una donna, una imprenditrice con la passione della politica: Monica Bisogno.
La nostra ribadisce quello che altri hanno grosso modo già evidenziato, ovvero che c’è necessità di un progetto politico dove siano presenti decisionismo, trasparenza e capacità di ascolto, nonché di un primo cittadino che abbia leadership e carisma.
E lo stesso vale per il programma che, chiarisce Monica, deve contenere idee, una visione di città, deve avere una forte vocazione produttiva, essere solidale e capace di valorizzare le tradizioni culturali per rafforzare l’offerta turistica.
Come dire, repetita iuvant, ma anche per sottolineare che evidentemente tutto ciò manca oggi e c’è il timore assai fondato che possa non esserci nemmeno in futuro.
Monica Bisogno mostra di avere le idee chiare anche su altri aspetti della vita politica cittadina. Lo è, ad esempio, quando ritiene che è da persone intelligenti cambiare idea, ma che la transumanza politica da un partito all’altro, da destra a sinistra e viceversa, sia altra cosa.
Insomma, i cosiddetti salti della quaglia, i giri di valzer nel cambiare casacca politica, in pratica, il trasformismo, sono ben altra cosa.
Sia chiaro, è questo un malcostume italico molto antico e diffuso in politica, ma ciò non lo rende meno spregevole ed eticamente riprovevole. Eppure c’è il rischio, secondo qualcuno anche abbastanza fondato, che alle prossime comunali nella nostra città potrebbero esserci più di un cattivo esempio di scilipotismo e sembra che, in tal senso, sia già in corso quello che in politica viene chiamato il mercato delle vacche.
Stiamo a vedere, tanto ormai è solo questione di qualche mese. E poi chissà cosa ci aspetta. Sì, perché c’è anche il rischio che nella prossima primavera potremo aver eletto un sindaco che rinverdisca la battutaccia attribuita a Winston Churchill, appena sconfitto alle elezioni legislative britanniche del 1945 da Clement Attlee: “Un taxi vuoto si è fermato davanti al n. 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee”.
Forse anche per questo, a maggior ragione è molto intrigante la risposta all’ultima domanda, quella dello slogan da utilizzare per la campagna elettorale. Monica Bisogno risponde che ci penserà a tempo debito. Forse vuol dire che non disdegnerebbe di essere una futura candidata a sindaco?
La nostra, forse, è un’interpretazione forzata, eccessiva, tuttavia, è certo che sarebbe ora che il primo cittadino metelliano potesse essere già dalla prossima consiliatura una donna. Sarebbe non tanto e non solo una novità piacevole e positiva, ma soprattutto potrebbe rappresentare una rottura, un cambio di passo.
A parte la stessa Monica Bisogno, nella nostra città ci sarebbero, a nostro modesto avviso, almeno altre quattro, cinque donne con le qualità giuste per guidare il governo della città: sensibilità umana, capacità gestionali, competenze professionali. Unite a determinazione caratteriale, forza di volontà, coraggio, vivacità culturale, disponibilità al sacrificio. E qualcuna può vantare anche una discreta esperienza politica e finanche amministrativa.
Ce ne sono, insomma. A destra come a sinistra. Forse qualcuna persino in Giunta con l’attuale sindaco Servalli.
E’ solo questione di volontà e soprattutto di una reale, sincera voglia di cambiamento, quello vero e non di facciata.