scritto da Pasquale Petrillo - 05 Settembre 2023 16:36

Cava de’ Tirreni, una domanda a Servalli e ai suoi: quando la verità sulla pubblica illuminazione?

da semplice cittadino cavese e da ignorante della materia, mi chiedo: ma perché si impiega tanto tempo a mettere la parola fine a questa

foto Aldo Fiorillo

Il nostro giornale, da un anno a questa parte, ha seguito sempre con molta attenzione quello che abbiamo chiamato “affaire pubblica illuminazione”.

Non è una vicenda particolarmente entusiasmante ed anche alquanto complessa e complicata. A maggior ragione per chi, come chi scrive, non ha particolari conoscenze tecniche e giuridiche.

Non nascondo neanche un certo disagio essendo coinvolti nella vicenda persone come il consigliere Antonio Barbuti, cui mi lega un’amicizia trentennale, al di là di quelle che possano essere delle eventuali diversità di opinione. Così come i sentimenti di stima per l’ingegnere Antonino Attanasio, la cui competenza e fedeltà alle istituzioni ho avuto modo di apprezzare durante la mia breve ma intensa esperienza a Palazzo di Città.

Detto questo, da semplice cittadino cavese e da ignorante della materia, mi chiedo: ma perché si impiega tanto tempo a mettere la parola fine a questa vicenda?

E lo chiedo alla parte politica, in particolare, ovviamente, al sindaco Vincenzo Servalli. Di sicuro, neanche lui ha particolari competenze al riguardo, ma è dotato di sufficiente cultura, intelligenza e buon senso, per tirare una linea.

Sempre da ignorante, come una buona parte dei cittadini-contribuenti cavesi, mi sovvengono una serie di domande.

E’ vero che la revisione dei prezzi almeno fino ad un certo punto non andava fatta? Risponde al vero che ciò ha comportato una lievitazione dei costi dagli iniziali 600 mila euro e passa annuali ad un canore superiore ai 2 milioni? E’ altrettanto vero che non era previsto il subappalto, come poi fu, invece, immediatamente realizzato? E se questo nella concessione non è previsto, perché non si procede a porre fine al subappalto e finanche alla rescissione del contratto di concessione? Se tutto questo, anche se solo in parte, è vero, perché chi di dovere non trasmette gli atti agli organi giudiziari? E se, invece, il consigliere Barbuti ha preso una cantonata, perché non glielo si dice supportando il tutto con argomentazioni e documentazioni adeguate?

Al contrario, i cittadini-contribuenti cavesi sembrano vittime della melassa della cattiva politica. Si gioca di fioretto, con pec, lettere, relazioni… ma non si va al nocciolo della questione. Non ci sono risposte agli interrogativi posti da Barbuti. Al più, nei corridoi del palazzo o sotto i portici, si tenta di screditarlo. Qual è la vera posta in gioco? Cosa vuole ottenere? E via di questo passo. Guardando non alla luna ma al dito che l’indica.

Insomma, come cittadini-contribuenti cavesi, vorremmo sapere se davvero, come accusa Barbuti, è stato messo in piedi un sistema truffaldino, che ha sottratto ingenti risorse alle casse comunali. In altre parole, se ci hanno rubato, sempre come cittadini-contribuenti cavesi, quattrini dal nostro portafoglio senza che neanche ce ne accorgessimo in tutti questi anni.

Questo è quello che chiediamo al sindaco Servalli, al presidente del Consiglio comunale, alla maggioranza, alla Giunta. E ovviamente anche all’opposizione, che sul tema potrebbe una volta tanto farsi interprete delle domande del cittadino cavese. Ignorante, ma comunque contribuente.

Vogliamo, sulla pubblica illuminazione, semplicemente la verità. Senza nessuna caccia alle streghe. Vorremo semplicemente la parola fine. Forza sindaco Servalli, almeno questo ce lo devi.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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