scritto da Gennaro Pierri - 08 Ottobre 2024 09:42

Cava de’ Tirreni, pensieri sparsi di un non politico

La nostra città a volte così frenetica e altre distratta e sonnacchiosa (forse stanca) ha bisogno di tornare a riflettere uscendo dal pensare politicamente corretto, che interessa solo ai politici di professione: bisogna uscire da schemi preconfezionati, da parole che risuonano retoriche e, quindi, non vere

foto Angelo Tortorella

Cercherò di fare una riflessione partendo da quanto leggo sui giornali e sui social in merito alle fibrillazioni della politica cittadina.

Non entro nel merito delle questioni, ma a me pare che la politica dovrebbe essere una sfida permanente per tutti coloro che ricevono il mandato di servire la propria città, di proteggere quanti vi abitano e di lavorare per porre le condizioni di un avvenire degno e giusto.

Se l’impegno politico non rientra in questi canoni allora penso che i nostri politici dovrebbero seriamente ripensare le motivazioni per cui hanno chiesto a suo tempo il voto a noi cittadini.

Così, come sempre accade, i problemi rimbalzano e sedimentano sul territorio, dove la gente, non fa politica astratta, ma vive concretamente e ha bisogno di risposte che indichino strade percorribili.

La nostra città a volte così frenetica e altre distratta e sonnacchiosa (forse stanca) ha bisogno di tornare a riflettere uscendo dal pensare politicamente corretto, che interessa solo ai politici di professione: bisogna uscire da schemi preconfezionati, da parole che risuonano retoriche e, quindi, non vere.

La nostra epoca, erroneamente, pensava di aver archiviato le ideologie: e, invece, è portatrice di un’ideologia più sottile e insidiosa, quella del riduzionismo, ossia, non saper o non voler cogliere il tutto, che ha anche un altro nome: bene comune!

Si dovrebbe riuscire ad andare oltre il pensiero strumentale, ossia, efficientista, quello che si pone solo alcune domande, ad esempio, quelle del “come posso fare una cosa?” o “in che modo?” si fa una cosa e non sul “perché” la si fa o se “è bene farla?”.

Pensieri sparsi di un non politico….. cioè io!

Ha conseguito la licenza in teologia spirituale e in teologia morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. E’ stato recensionista per la rivista Il Cooperatore Paolino, docente di teologia spirituale presso l’Istituto Diocesano di Scienze Religiose dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, direttore editoriale del mensile diocesano Fermento, bioeticista nel Comitato Etico dell’ASL Salerno. E’ cultore di materie filosofiche e teologiche, docente di I.R.C. in alcune Scuole Superiori di Cava de’ Tirreni e Presidente del sodalizio Cavalieri della Bolla Pontificia.

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