scritto da Pasquale Petrillo - 02 Luglio 2022 14:32

Cava de’ Tirreni, la visione inclusiva di Raffaele Giordano e la sindrome Verona del centrodestra cavese

Cava de' Tirreni, la visione inclusiva di Raffaele Giordano e la sindrome Verona del centrodestra cavese

foto Angelo Tortorella

E’ davvero una interessante e bella intervista quella rilasciata dal vicepresidente del Consiglio Comunale Raffaele Giordano che il nostro giornale ha pubblicato stamani.

In tutta onestà, anche da un punto di vista politico, la trovo di ampio respiro e largamente condivisibile.

Giordano sul tema della sanità ha ribadito quello che in più di un’occasione ha già evidenziato. E che noi cavesi, purtroppo, patiamo sulla nostra pelle da un bel po’.

D’altra parte, chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Questo, soprattutto dopo che siamo stati derubati persino dell’ospedale di comunità.

Quel che è più grave, però, è altro. Quest’ultimo furto con destrezza ai danni dei cavesi, infatti, è stato operato con la complicità, consapevole o meno, degli attuali amministratori comunali. E non è da escludere neanche per qualche recondito e inconfessabile interesse da parte di qualcuno di loro.

Sulla Disfida dei Trombonieri, ma più in generale sul movimento folkloristico cittadino, il dottore Giordano sembra avere le idee molto chiare e ha tracciato un ragionevole percorso. Avremo modo di parlarne in una prossima occasione.

Vorrei, infatti, dare spazio alla parte più politica delle sue dichiarazioni. Sono quelle che riguardano lo stato dell’arte dell’opposizione anche e soprattutto in vista delle prossime comunali. Quando ci saranno.

Emerge, dalle sue parole, una visione inclusiva basata sul confronto con le varie componenti. Nell’ottica di arrivare ad una proposta politica alternativa e unitaria all’attuale maggioranza di centrosinistra.

Quello di Giordano, che esalta il lavoro di squadra, è un ragionamento politico maturo e di prospettiva. Certo, il nostro anche nell’aspetto è persona cordiale ed empatica. E’ il ritratto della bonomia e dei buoni sentimenti. Tuttavia, le sue dichiarazione includono ciò, ma vanno oltre. Sembrano essere il frutto di una riflessione politica compiuta, equilibrata, intelligente.

L’obiezione che potrebbe essere mossa è che si tratta per ora solo di parole.

Vero, per carità.

L’impressione, però, è che Giordano sembra avere le carte in regola in tal senso. E lo stesso si può dire di Vincenzo Lamberti, il neo coordinatore di Siamo Cavesi. Entrambi, infatti, sembrano portati a dare concretezza al dialogo e alla ricerca delle cose che uniscono.

Per ora, nel centrodestra cavese è latente la sindrome Verona. In altre parole, la spinta alle divisioni politiche e alla frammentazione dell’offerta elettorale. Il quadro “clinico” si complica se poi guardiamo all’intera opposizione.

Se Giordano e Lamberti riusciranno ad imporre la loro linea politica di dialogo a tutto campo, allora il centrodestra se non addirittura l’intera opposizione potrà ritrovarsi unita nel confrontarsi su un progetto di città. Un’unità di intenti e di azione che prima inizia e meglio sarà. Senza aspettare il momento elettorale. E senza chiudersi nel palazzo, ma aprendosi alla città.

Vedremo cosa accadrà.

Le parole rassicuranti di Raffaele Giordano rappresentano, in ogni caso, un buon viatico.

Di sicuro, mai come adesso la nostra città ha bisogno di un confronto politico-programmatico di buon livello, se non proprio alto, tra i due schieramenti tradizionali e il civismo nelle sue varie articolazioni. Sì, perché anche a sinistra devono recuperare le proprie peculiarità: sociale e cultura in primo luogo. E soprattutto mettere in soffitta quello che  finora è stato il centrosinistra al governo della città: un poltronificio famelico e finanche familistico.

Abbiamo toccato il fondo. Oltre non si può.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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