Cava de’ Tirreni, la Città ha bisogno di ritrovare passione e impegno per una politica con la P maiuscola
Un amministratore, un politico (centro, destra, sinistra non importa) penso non debba chiedersi tanto cosa voglia fare ma chi vuole essere di fronte alla sua Città e di fronte ai suoi concittadini
Leggo in questi ultimi giorni di scossoni alla vita politica metelliana… non esprimo giudizi, ma una domanda è d’obbligo: esiste ancora un legame tra etica e vita politica? O, se la domanda fosse difficile poniamola in questo modo: esiste ancora uno “stile” minimale richiesto a chi a nome nostro amministra la Città?
Prendo in prestito Aristotele: “Se infatti identico è il bene per il singolo e per la città, sembra più importante e più perfetto scegliere quello della città”: infatti, il fine della polis era il bene della comunità politica, che puntava alla felicità dei cittadini, praticando la giustizia coniugata con l’amicizia civile.
Un amministratore, un politico (centro, destra, sinistra non importa) penso non debba chiedersi tanto cosa voglia fare ma chi vuole essere di fronte alla sua Città e di fronte ai suoi concittadini.
Cava ha bisogno di ritrovare passione e impegno per una politica con la P maiuscola, una politica non come scontro, ma come incontro, non come un gioco a chi grida più forte o sa meglio costruire la figura del nemico dal quale difendersi, ma come un dialogo faticoso tra diversi, nella comune passione per il bene comune.
Staremo a vedere….