scritto da Pasquale Petrillo - 22 Giugno 2024 10:26

Cava de’ Tirreni, il centrodestra ipoteca il Comune: Raffaele Giordano for sindaco

Il candidato ce l'ha in casa ed è bello e pronto da un bel po'. E' chiaro, pur senza fare alcun nome, che il centrodestra ha scelto come prossimo candidato sindaco Raffaele Giordano. Medico, cardiochirurgo, docente universitario, consigliere comunale di Siamo Cavese

Il centrodestra cavese dopo l’abbuffata di voti alle europee di quindici giorni fa, l’altra sera si è ritrovato a tavola per saziarsi di buoni piatti ma anche per puntare le sue fiches in vista delle prossime comunali.

E già che si trovava ha fatto di più. Ha annunciato che il suo candidato sindaco sarà “un professionista di chiara fama, profondo conoscitore delle diverse realtà della vita cittadina e vicino al variegato mondo dell’associazionismo cavese”.

Chi è poco addentro alle segrete cose (è solo un modo di dire) della politica cavese, potrebbe pensare che il centrodestra il nuovo sindaco dovrebbe procurarselo in 3D, magari affidandosi all’IA, l’Intelligenza Artificiale, che tanto di moda va di questi tempi.

Niente di tutto ciò. Il candidato ce l’ha in casa ed è bello e pronto da un bel po’. E’ chiaro, pur senza fare alcun nome, che è stato scelto come prossimo candidato sindaco Raffaele Giordano. Medico, cardiochirurgo, docente universitario, consigliere comunale di Siamo Cavese, un lista civica ormai, come tutto sommato era quasi sontato che fosse, organica al centrodestra, in particolare a Fratelli d’Italia.

E’ ovvio che non c’è l’ufficialità. Non è ancora il tempo per questo, ma il dottore Giordano sarà di sicuro il candidato sindaco del centrodestra. Un’ottima scelta elettorale. Sull’aspetto politico e amministrativo c’è molto ancora da lavorare e verificare. Questo, però, a prescindere da chi sia il candidato e quale la coalizione. In altre parole, quest’ultimo aspetto riguarda tanto la destra che la sinistra, così come qualsiasi altra formula politico-elettorale sarà messa in campo.

A pensar male, si potrebbe affermare che il centrodestra in questo modo ha dato una risposta all’uscita di Fabio Siani da Fratelli d’Italia? No, a nostro avviso. La scelta era stata fatta da tempo. Nella sostanza, però, indubbiamente è diventata una risposta secca a Fabio Siani, che comunque andando via ha fatto spazio.

In ogni caso, il risultato dell’incontro del centrodestra dell’altra sera apporta al panorama politico un elemento di grande chiarezza. Per l’identikit del sindaco, a prescindere dal fatto che il vestito sindacale è stato cucito addosso a Giordano. Più ancora, a nostro avviso, per il fatto che il centrodestra metelliano mostra coesione, unità d’intenti, una predisposizione a lavorare insieme e in prospettiva. Per dirla tutta, il centrodestra cavese non si spacca e non ha bisogno di primarie per scegliere la leadership. Non è cosa da poco, se si pensa a quello che successe alle scorse comunali.

Due ulteriori annotazioni.

La prima, riguarda il lavoro che attende il centrodestra. Sulla carta ha già vinto le elezioni. Forse nella realtà non sarà così. I problemi e le questioni che però la coalizione deve affrontare sono innanzi tutto di natura politica, non elettorale, almeno per adesso. E’ pacifico che la città ha bisogno come non mai di un sindaco di “indubbio spessore morale e di grande senso civico”. Tuttavia, non basta.

I comuni, nessuno escluso, vivono un’epoca di vacche magre. A Cava, per le note vicende di questi ultimi anni, le vacche sono magrissime. Proprio per questo, occorrerà anche competenza, esperienza, autorevolezza. E più ancora un team all’altezza del compito delicato che l’attende se davvero si vuole rilanciare la città. Una squadra di assessori, ma anche di consiglieri comunali e di personale politico affidabile, capace ed efficiente (dotato  di altrettanto spessore morale e senso civico) per l’eventuale staff e il sottogoverno, Metellia e Ausino in primis.

Da qui la necessità reale, e non solo di facciata, di aprirsi alla società civile. Al suo contributo di idee e competenze, oltre che di risorse umane e professionali. Instaurando però con questa realtà composita un rapporto di parità e non di supponente supremazia, come quasi sempre la politica è incline.

In conclusione, scelto il candidato sindaco, bisognerà pure definire le regole non solo per privilegiare la selezione di una classe dirigente di qualità, ma soprattutto per far sì che ci siano i giusti equilibri fra le varie componenti in modo che la locomotiva non deragli.

Per dirla tutta, dopo le esperienze delle amministrazioni Messina e Galdi, prima di ogni cosa sarà bene chiedere quali saranno le regole d’ingaggio per il nuovo sindaco? Sarà messo in condizione di contare qualcosa o lasciato solo nell’arena e dato in pasto ai leoni (ma anche a lupi e maiali, che in politica non mancano mai)?

In sintesi, c’è molto lavoro da fare per il centrodestra e per il candidato sindaco, oltre al programma da definire e al progetto di città da disegnare.

La seconda, riguarda gli altri eventuali contendenti alle comunali.

Partiamo dal centrosinistra. E’ ai piedi di Pilato. La proposta delle primarie formulata da Rifondazione Comunista lascia il tempo che trova. Presuppongono un’area organizzata per quanto divisa. Il centrosinistra è oggi semplicemente un cumulo di macerie. Se la proposta delle primarie è però, come sembra, un espediente per cominciare a confrontarsi sui contenuti, sulle idee, sul futuro della città, allora ben venga.

Il problema di fondo del centrosinistra, però, si chiama PD. Al momento, non è un partito. Non è neanche un pollaio. I suoi esponenti, loro malgrado, sono politicamente ridotti come i polli di Renzo, «povere bestie, così legate e tenute per le zampe». Condannati, con quel che ne consegue, a restare irrimediabilmente legati a Servalli nella gestione del potere. Tocca al PD ritrovare una leadership, una coesione, una visione e una centralità politica perdute. Non sarà affatto facile. Le buone individualità non mancano, è vero. Il tempo, purtroppo per loro, scorre inesorabile.

Completiamo la nostra carrellata con la galassia dei civici, che ora conta a pieno titolo anche Fabio Siani. Lo spazio politico ed elettorale c’è, ma anche quest’area deve cominciare a fare politica. Sul serio. La nebulosa civica di oggi deve da subito puntare a diventare un sistema. Darsi delle regole, un coordinamento, un’azione comune sul territorio, una piattaforma programmatica almeno abbozzata. In breve, passare dalla lamentazione alla proposta. Dalla critica alla progettualità.  Anche per i civici il tempo scorre inesorabile.

In conclusione, come è facile intuire, la partita per le prossime comunali sta entrando sempre più nel viso. Il centrodestra appare ora in netto vantaggio. Tutto sommato, è a metà dell’opera. Il cammino è tuttavia ancora lungo e quel che appare certo adesso, domani potrebbe non esserlo più.

Non resta che stare a guardare e, per quanto possibile, stimolare la politica locale a dare il meglio di sé nell’interesse della città.

Noi ci proviamo. Sempre.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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