Cava de’ Tirreni, aumenta la bolletta della spazzatura: il Comune, la Metellia ed Henry Ford
Ai nostri amministratori e anche alla governance di Metellia rivolgiamo l'invito a riflettere su come, in prospettiva, arrivare a stabilizzare se non a ridurre i costi. Va migliorato il servizio e vanno ridotti i costi. Lo chiediamo legittimamente da sempre come cittadini e puntualmente restiamo delusi
Ieri sera il Consiglio comunale ha approvato il piano tariffario della tassa dei rifiuti per quest’anno clicca qui per leggere. E’ ovviamente c’è un nuovo aumento, che contribuirà ad alleggerire il portafoglio dei cavesi e a sottrarre risorse all’economia cittadina.
Ci hanno spiegato con dovizia di particolari che sono aumentati i costi fissi, in pratica il personale, così come il carburante e il costo generale delle manutenzioni. Ci hanno pure evidenziato che pesano i crediti di dubbia esigibilità. In altre parole, le bollette non pagate sono spalmate sui contribuenti onesti e puntuali. C’è anche chi ha tentato di giustificare gli aumenti con un miglioramento in atto del servizio. Sarà. Non ce ne siamo accorti. Sta di fatto che a supporto di tale affermazione non è stato fornito alcun dato.
Ciò premesso, che dire? Nulla da obiettare sulla governance della Metellia e più ancora sui suoi lavoratori. Sta di fatto che qualcosa non funziona. Forse fanno difetto le scelte di fondo dei nostri amministratori comunali. Anzi, questo è assai probabile. Fatto sta che le bollette lievitano, ma la città non è più pulita, anzi. Le frazioni spesso presentano situazioni incresciose, ma anche al centro più di qualcosa lascia a desiderare.
Certo, diciamoci la verità, i cittadini cavesi, una parte s’intende, è incivile. Conferisce i rifiuti nel peggiore dei modi e spesso in barba ad ogni più elementare norma di decenza. Inutile negarlo e girarci intorno. Sta di fatto, però, che se questo fenomeno di malcostume non si riesce a contenere se non addirittura a debellare, allora vuol dire che c’è qualche carenza. Magari nella comunicazione. Nella capacità di coinvolgere e rendere partecipe i cittadini. E anche, in ultima istanza, nell’essere efficaci nel sanzionare taluni comportamenti.
Sta di fatto che la bolletta della spazzatura aumenta. Questo è il dato certo e inconfutabile.
E ha ragione il consigliere Antonio Barbuti quando sostiene che, pur votando a favore dell’aumento e comprendendo tutte le giustificazioni, avrebbe voluto che almeno ci fosse stata la riduzione dei costi anche se percentualmente solo di qualche decimale. Si dirà che Barbuti è un consumato attore pirandelliano, capace di recitare due parte in commedia. E forse anche più di due. Tuttavia, non si può negare che dica la verità. Peccato che poi voti sempre a favore, contrariamente a quanto sostenuto o auspicato. Questa, però, è la politica.
Ai nostri amministratori e anche alla governance di Metellia rivolgiamo l’invito a riflettere su come, in prospettiva, arrivare a stabilizzare se non a ridurre i costi. Va migliorato il servizio e vanno ridotti i costi. Lo chiediamo legittimamente da sempre come cittadini e puntualmente restiamo delusi. Anzi, costantemente sempre più penalizzati nel portafoglio.
Insomma, cari amministratori comunali, inventatevi qualcosa. Non vi limitate a far di conto. A quello ci pensano già i ragionieri. Alla politica spetta altro.
E se proprio non sapete a chi rivolgervi, chiedete consiglio a Gianni Iuliano, sindaco di Bracigliano. E’ riuscito a ridurre in modo considerevole la tassa sui rifiuti. Un campione per davvero.
E’ scontato che la realtà della nostra città non è neanche lontanamente paragonabile a quella di Bracigliano, comune produttore di strepitose ed inimitabili ciliegie, con appena un decimo degli abitanti metelliani. Sta di fatto, però, che il sindaco Iuliano qualcosa avrà escogitato per ridurre i costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti in modo così rilevante.
In ultimo, vorrei chiudere questa riflessione con un documento di Metellia, che ho trovato in rete, sotto il titolo di Appendice al bilancio 31/12/2021. E’ ben confezionato, sebbene assai autoreferenziale ed auto-celebrativo. Questo però ci sta. E’ comprensibile. E’ anche molto tecnico. Ed anche questo ci sta.
Quel che mi ha colpito, anche in ragione della mia ignoranza in materia di budget e politiche aziendali, è la sezione Post it. Non vi spaventate. Sono due pagine dove vengono amabilmente raccolte alcune citazioni eticamente pregevoli. Di autori autorevoli e famosi. Da Paolo VI ad Aristotele. E anche da Sandro Pertini ad Oriana Fallaci. Da appassionato, confesso che mi sono piaciute. Alla stregua di quando bambino raccoglievo le figurine Panini.
Una citazione, più di ogni altra, mi ha indotto a riflettere. E’ di Henry Ford, il mitico fondatore dell’omonima casa automobilistica statunitense ed inventore della catena di montaggio. Un uomo geniale, un grande innovatore, ma anche convinto assertore della necessità di avere le migliori relazioni umane possibili con i lavoratori.
Torniamo alla frase riportata nel documento di Metellia. “Le due cose più importanti non compaiono nel bilancio di un’impresa: la sua reputazione ed i suoi uomini”. Giustissimo e condivisibile. E’ perfetta. Rispecchia in pieno la società in house del nostro Comune.
Mi sovvengono, però, altre due citazioni di Henry Ford.
La prima. “Un affare in cui ci si guadagna soltanto del denaro non è un affare”. E ho pensato ai cavesi quando gli arriveranno le prossime bollette dei rifiuti. Alle famiglie, ma anche ai negozianti, ai ristoratori… Penseranno che di sicuro la bolletta più salata da pagare non sarà affatto un affare per loro, anche perché il danaro lo dovranno tirar fuori dalle loro tasche.
La seconda.“Abbiamo bisogno di persone brave, non solo di brave persone”. E, in tutta onestà, ho pensato ai nostri amministratori comunali. Brave persone, per carità. I cavesi vorrebbero che fossero anche e soprattutto delle persone brave, cioè capaci di amministrare nel migliore dei modi la città, cominciando dalla gestione rifiuti.