scritto da Pasquale Petrillo - 13 Agosto 2024 16:48

Cava de’ Tirreni, Adolfo Salsano e il teatrino della politica

Sia chiaro, crediamo anche che Adolfo Salsano sia sincero quando rilascia certe dichiarazione. E' sanguigno e passionale, si muove sicuramente come un elefante in una cristalleria, ma il nostro è il tipo di persona che non si nasconde dietro il dito, quando deve dire qualcosa è un uomo, dice quello che deve dire senza fariseismi

il presidente del Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni Adolfo Salsano (foto Aldo Fiorillo)

A prendere per oro colato le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale, pubblicate ieri clicca qui per leggere, dal presidente del  Consiglio metelliano Adolfo Salsano, l’Amministrazione comunale del sindaco Servalli rischia seriamente di finire anticipatamente il proprio mandato.

Sarà così? Noi continuiamo a non crederci. Non fosse altro per una questione di logica sopravvivenza politica. Poi, è vero, ci sono anche i suicidi politici e finanche i Cesaricidi (involontariamente stiamo rivalutando alla grande Servalli, sic!).

Sia chiaro, crediamo anche che Adolfo Salsano sia sincero quando rilascia certe dichiarazione. E’ sanguigno e passionale, si muove sicuramente come un elefante in una cristalleria, ma il nostro è il tipo di persona che non si nasconde dietro il dito, quando deve dire qualcosa è un uomo, dice quello che deve dire senza fariseismi. Si espone senza timore. Attacca lancia in resta, incurante nella pugna  di esporsi e di restare solo. Questo non vuol dire che condividiamo le sue posizioni, anzi, il più delle volte le abbiamo criticate senza remora alcuna. Tuttavia, è giusto riconoscergli questa cifra politica ed umana.

Detto ciò, all’ipotesi che Servalli sia alle battute finale non ci crediamo. Il problema, però, non è Adolfo Salsano. La verità è che nessuno, o quasi, in Consiglio comunale vuole davvero mandare a casa anticipatamente Servalli. Per tutti, o quasi tutti, per ragioni opposte e diverse ma comunque concorrenti, sta bene dove sta, sullo scranno più alto della città. D’altro canto, se Servalli viene mandato a casa prima, insieme con lui vanno via tutti. Maggioranza e opposizione. In conclusione, la cosa la vediamo di difficile realizzazione.

Oddio, questo non vuol dire che non ci speriamo. E per questo ci auguriamo di essere smentiti con fatti concreti da Adolfo Salsano & C.. Come dire, Spes ultima dea.

Certo è, qualora ce ne fosse stato bisogno, che Salsano conferma quello che ormai da tempo è un comune sentire: la maggioranza che sostiene Servalli non esiste più. E’ a brandelli. Con lotte intestine furibonde. Non ha più nemmeno i numeri certi per essere definita tale.

E Salsano ha ragione quando dubita sul fatto che quella di Servalli sia un’amministrazione di centrosinistra. Non lo è affatto, a nostro modesto avviso. Da un bel po’, in questo secondo mandato.

Noi, d’altronde, questo lo sosteniamo convintamente da tempo. Servalli e pochi suoi  fedelissimi hanno occupato, e vogliono farlo fino alla fine, fruttuose poltrone con buona pace dei valori, dei principi, degli ideali e delle istanze della sinistra. Servalli ha una sola preoccupazione: restare a galla e continuare ad occupare la poltrona sindacale fino all’ultimo giorno del suo mandato. Punto.

Da questo punto di vista, il nostro primo cittadino ci ricorda un po’ la cicala di Esopo. Vive fino in fondo e in allegria la sua estate di potere. Lo si vede quando non perde occasione di fare lo splendido, il ragazzo svagato che si gode gli agi della vita. I suoi pipponi televisivi settimanali sono da recita di Happy Days, non certo di un sindaco di una città in crisi e sofferente. Il problema è che il conto della sua pessima, irresponsabile e fallimentare governance lo pagheranno le formiche. Cioè noi cavesi. E il centrosinistra più di chiunque altro.

Per il resto che dire? In quello che sostiene Salsano c’è, a nostro sommesso avviso, una incongruenza di fondo. Dichiara, infatti, di ritenersi già fuori da questa maggioranza. Bene, gli crediamo. C’è solo un problema. Chi parla non è un semplice consigliere, ma il Presidente del Consiglio Comunale. Una figura terza, almeno in teoria, eletto però con i voti di questa maggioranza. Motivo per cui, se Salsano afferma di stare fuori da questa maggioranza, dovrebbe conseguenzialmente dimettersi dalla carica presidenziale. Le due cose, infatti, non stanno insieme. Salsano, però, di lasciare lo scranno presidenziale non ci pensa nemmeno, quantomeno non ne parla.

In conclusione, quando Salsano si dimetterà da presidente del Consiglio allora sarà credibile al cento per cento, a prova di dinamite, diversamente siamo al solito, stucchevole e indecoroso teatrino della politica.

Buon ferragosto!

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.