SWG, analisi del voto regionale: assoluto protagonista è l’astensionismo
Un’analisi ancora più approfondita sui flussi elettorali alle ultime regionali è stata realizzata nei giorni scorsi dall’istituto demoscopico SWG.
Si parte dal Pd che ha perso 11,5 di punti percentuali rispetto ai voti ottenuti alle europee dell’anno prima, passando infatti dal 41,5% all’attuale 30%. Dove sono andati tutti questi elettori persi dal Pd? Secondo SWG il 7,5% dei precedenti elettori democratici alle regionali si sono astenuti, mentre il 2,5% è andato a M5S, l’1,5% a sinistra e l’1% addirittura alla Lega Nord. L’1% degli elettori, però, il Pd lo recupera da quanti si erano astenuti alle precedenti europee.
E Forza Italia? Gli azzurri hanno avuto un ulteriore calo passando dal 17,4% delle scorse europee al 13,4% delle regionali. In altre parole, una perdita del 4%, che per il 3% è andato rispettivamente a Lega Nord e all’astensionismo. Di converso, Forza Italia ha recuperato il 2% di astensioni alle europee di un anno fa.
Una musica diversa è quella suonata dalla Lega Nord che guadagna il 9,7% di consensi, sottraendoli a Forza Italia (3%), a M5S (2%) al Pd (1%) e recuperando il 3,7% dalle astensioni.
Il M5S, infine, perde il 5,8% di elettori: il 3% va a liste civiche, il 2% alla Lega Nord, il 2,5% al Pd e il 3,3% all’astensionismo.
Di seguito il riquadro con i voti riportati nelle 7 regioni in cui si è votato, relativamente alle regionali del 2010 e 2015, nonché alle europee dello scorso anno.
Da notare, tra i tanti dati, come alle ultimi regionali i voti validamente espressi sono stati 8.465.817, in pratica quasi 2 milioni in meno rispetto alle regionali precedenti del 2010, e 1.800.000 circa in meno rispetto alle europee dello scorso maggio 2014. E’ proprio il dato dell’astensionismo in forte aumento l’elemento più significativo e rilevante.
