Il comunicato stampa-documento politico di Forza Italia e Fratelli d’Italia, diffuso nella giornata di ieri, certifica in modo inequivocabile e plateale che il centrodestra cavese è ormai politicamente diviso.
E, tutto sommato, questo è un elemento di chiarezza, forse l’unico che emerge da questa vicenda. Siamo passati cioè da un’unità politica sterile, ipocrita e fittizia, più predicata che praticata, ad una frattura conclamata nel centrodestra. Non si sa quanto essa sia profonda e se rimarginabile, ma almeno ora tutti hanno contezza della sua esistenza.
E’ fin troppo evidente, infatti, che manca la firma della Lega di Salvini, la quale, non è un mistero, in modo non ufficiale ma scontato sostiene da sempre la candidatura a sindaco di Marcello Murolo che, almeno sulla carta, nasce come espressione di un’associazione politica d’area.
D’altro canto, a nessuno sfugge che questo pronunciamento degli azzurri e dei sostenitori cavesi della Meloni è il primo segnale di vita e, in quanto tale, la prima risposta che a scoppio molto ritardato viene data all’annuncio di Murolo di correre per la carica di primo cittadino metelliano alle prossime comunali.
Murolo non viene, in verità, mai citato nel comunicato stampa, tuttavia, non mancano chiari riferimenti alla sua persona e alla sua candidatura, quando si legge che «non è sano anticipare i tempi» o quando viene affermato che non saranno sostenuti progetti frutto di «prerogative personali che fanno solo aggregazioni di tipo personalistico»
Vero è, però, che non viene neanche bocciata a priori la sua candidatura. Più che altro è sostanzialmente ignorata, come se fosse un elemento estraneo alla dinamica politica interna al centrodestra. Si nota comunque, anche se in termini generici, un’apertura: c’è «chiara la volontà di proseguire su un tavolo di confronto costruttivo, anche allargato a tutti coloro che vogliono contribuire, dove possano trovare spazio tutti i progetti ed i propositi che possono creare una idea di una nuova Cava de’ Tirreni…». Insomma, c’è spazio anche per Murolo, par di capire.
Tutto, però, appare molto fumoso. Siamo al cospetto di una nebulosa politica da cui non si riesce a stringere e intravedere nulla o comunque assai poco. Per il resto, è un rosario di buone intenzioni, ma le vie dell’inferno, purtroppo, sono lastricate proprio dalle migliori intenzioni. Questa è l’impressione che si ricava da un comunicato scarsamente incisivo e concreto, a tratti finanche verboso per essere sufficientemente intelligibile all’umana gente.
Forse, sforzandoci di capire, risponde ad una sola esigenza, quella di ribadire la propria presenza politica in città. Lo si intuisce quando nelle prime battute si legge che «Forza Italia e Fratelli d’Italia ci sono» e, nelle battute finali, «il centrodestra c’è».
Peccato, però, che l’unità del centrodestra cavese al momento proprio non c’è e neanche viene espresso un candidato a sindaco. Tutto ciò oggi è una certezza, a meno che, dai tavoli provinciali, non verranno un bel po’ di diktat, magari facendo calare poi dall’alto anche il nome del candidato sindaco unitario. E questa è un’eventualità assai probabile se non certa, vista la concomitanza con le elezioni regionali, se perdurerà l’incapacità a livello locale di trovare la quadra. In altre parole, Cava non è l’ombelico del mondo e, quindi, al centrodestra cavese verrà imposto di correre unito.
In questa prospettiva, non è escluso che Murolo uscito dalla finestra entri dalla porta, anzi, dal portone principale…
I filosofi la chiamano eterogenesi dei fini.