A breve la semplificazione fiscale, poi l’avvio del progetto di riforma che getti le basi per il tanto agognato calo delle tasse.
“I tempi sono maturi per una seria riforma fiscale”, dice il vice ministro dell’economia Laura Castelli che raccoglie il suggerimento che arriva dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Ruffini e rimette sul tavolo del Governo un dossier che è pienamente nell’agenda ma continuamente rinviato. Un tema su cui ora però il M5s va in pressing: “Dobbiamo continuare a lavorare per gli italiani, perché bisogna ripartire totalmente”, dice anche il ministro degli esteri Luigi Di Maio, “serve una riforma fiscale per ridurre le tasse e semplificare la vita a imprese e famiglie”.
Appena due settimane fa il premier Giuseppe Conte, confermando l’obiettivo di affrontare “in prospettiva” una riforma complessiva del fisco, spiegava che al momento mancano le condizioni. Ma potrebbe anche non essere così, fa notare Ruffini.
“Non lasciare mai che una crisi diventi un’opportunità sprecata”, osserva il direttore delle Entrate in una intervista alla Stampa. “La tragedia del coronavirus ha aperto la strada a margini fiscali impensabili.
A forza di sovrapposizioni il sistema è diventato iniquo e ha perso la progressività che gli imporrebbe la Costituzione”, spiega Ruffini, sottolineando che “in Italia fra evasione fiscale e contributiva si perdono per strada più di cento miliardi l’anno”.
E invece, “con una seria riforma pagheremmo meno e pagheremmo tutti”. Prima però bisognerebbe partire dal riordino delle norme esistenti, eliminando quelle inutili, dopodiché “si può passare ad una vera riforma: l’ultima risale ormai a cinquant’anni fa”, fa notare Ruffini, evidenziando il nodo dei vecchi debiti fiscali: 950 miliardi da recuperare alla fine dell’anno scorso, di cui appena il 10%, quasi 100 miliardi, è “realisticamente recuperabile”.
Concorda con Ruffini la vice ministra dell’economia Castelli: “I tempi sono maturi per una seria riforma fiscale, che con sé porterà un ulteriore abbassamento delle tasse”, dice l’esponente grillina, confermando l’impegno per “semplificare la vita al contribuente”: “il lavoro che stiamo facendo anche attraverso la dichiarazione dei redditi pre-compilata, vedrà un ulteriore sprint nel prossimo Decreto Semplificazioni”, cui si sta lavorando in queste settimane.
Il cantiere per la riforma del fisco era pronto per essere avviato già a febbraio – prima cioè che si evidenziasse la portata degli effetti dell’emergenza coronavirus -, quando il ministro dell’economia Gualtieri parlava di riforma anche a tappe, in base alle risorse disponibili: l’obiettivo, chiariva, “un fisco più semplice, più equo e la riduzione della produzione fiscale su lavoro e redditi
più bassi”, mantenendo fermo “il principio della progressività”.
La riforma del sistema fiscale, improntata alla semplificazione, all’equità e alla tutela ambientale è anche tra i pilastri del Def. (fonte Confcommercio)