scritto da Redazione Ulisseonline - 25 Ottobre 2015 08:31

Salernitana 1 – Cesena 1. Chi si accontenta gode! A metà…

Clima primaverile nel principe degli stadi per una partita da uomini duri. Torrente aveva parlato di partita della svolta per la sua Salernitana e forse davvero questo pareggio, che soddisfa a metà, può significare l’inizio di un nuovo campionato, anche se i granata non sono riusciti a riprendersi i punti persi nelle ultime tre giornate. È stato però il pareggio della concentrazione, della determinazione, ma anche di un gioco che non rinnega il passato facendo tesoro delle precedenti esperienze. Un tassello importante sul quale costruire finalmente un torneo da protagonista.

Cronaca. Le numerose assenze forzate costringono mister Torrente a scelte obbligate tramutatesi in un cambio di modulo che, visti i risultati in termini di gioco, può avere un futuro. Strakosha vince l’annoso ballottaggio tra i pali, davanti a lui il rientrante Lanzaro a destra – capitano nell’occasione – con Schiavi ed Empereur centrali e Rossi a sinistra. Davanti alla difesa il duo Bovo – Moro, magistrale la prova di entrambi, poi il tridente di assaltatori Gabionetta, Sciaudone, Troianiello alle spalle del caterpillar Coda. Dopo un brivido caldo per evidente fallo di mano per intervento scomposto di Schiavi su tiro dalla distanza la prima vera occasione è della Salernitana, con Sciaudone che al 16′ prova un rasoterra dai venti metri finito sul fondo. Al 20′ Coda avrebbe una ghiotta chance per firmare il primo gol stagionale, ma il suo tiro sbilenco è pure sporcato in angolo da un avversario. Alla mezz’ora si vede anche il Cesena con un’azione personale dell’ex Ragusa, che rientra dalla sinistra e con un destro a giro spara sopra la traversa.

È il momento cruciale del primo tempo, di lì a poco la Salernitana passa: Coda centra il palo con un’incornata sugli sviluppi di un angolo, l’azione prosegue con la sfera che termina sui piedi di Bovo, bravo a scaricare in rete da distanza ravvicinata, nonostante la disperata deviazione di un difensore. Sul finire della prima frazione si esalta Strakosha, bravo in due circostanze a spegnere i sogni di gloria di Djuric. Il recupero corposo, concesso dal sig. Pinzani di Empoli, è caratterizzato da sussulti sui due fronti. Prima ci prova il Cesena: al 48′ Garritano colpisce il palo in sospetto fuorigioco, sul proseguimento dell’azione Perico manda sul fondo. Sul ribaltamento di fronte nel quarto minuto di recupero Empereur coglie il terzo legno di giornata, mancando poi il tap-in vincente a tu per tu con Gomis. Il primo tempo si chiude sull’1–0 per la Salernitana.

La ripresa comincia nel segno dei granata: al 3′ Coda – finalmente positiva la sua prova – guadagna il fondo e serve al centro Troianiello che non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Al 6′ Gabionetta scambia bene con Moro e batte di sinistro sul fondo. Al quarto d’ora il subentrato Ciano ci prova direttamente da calcio di punizione, ancora attento e preciso Strakosha nella respinta. Dopo la mezz’ora Succi manda alto di testa su calcio di punizione di Ciano. È il preludio al goal ospite. Al 34’ infatti il Cesena trova il pareggio con lo stesso Ciano, che si incunea, in chiaro gioco pericoloso, nella retroguardia granata e fulmina Strakosha. All’ultimo respiro del match gli ospiti sfiorano anche il raddoppio per un bottino pieno che avrebbe il sapore della beffa con un colpo di testa di Lucchini che si spegne sul fondo. Finisce 1–1, con la Salernitana che torna a muovere la classifica dopo tre sconfitte consecutive.

I Più. Strakosha, Moro e Bovo. Il portierino albanese sciorina finalmente un’ottima prestazione mettendo a tacere per una settimana i suoi detrattori anche se forse pecca in personalità per un paio di uscite mancate. La cerniera di centrocampo funziona alla grande, coppia ottimamente assortita che copre costruisce e conclude – con successo in occasione del vantaggio con Bovo – ma soprattutto garantisce sempre una soluzione utile al gioco della squadra e dei compagni. Solo una coincidenza la contemporanea assenza di Pestrin?

I Meno. Gli infortuni. I gialli. Gabionetta. Troppi incidenti occorsi ai ragazzi granata, sicuramente tanta sfortuna, soprattutto nel caso del povero Schiavi vittima di un trauma da scontro che gli ha procurato una frattura composta del perone, di certo anche gli infortuni muscolari sollevano più di un dubbio sulla preparazione piuttosto che sul terreno di allenamento. Ancora quattro ammonizioni per quella che sta diventando una pessima abitudine, bisogna necessariamente darsi una regolata. Il 10 granata per la prima volta quest’anno sottotono: per un pomeriggio tornato il gemello indolente e svogliato dello scorso anno, speriamo ci restituisca presto la versione migliore.

Sala stampa. Mister Torrente parzialmente rinfrancato dopo il lungo digiuno: “La prestazione è stata buona e posso dirmi soddisfatto. Per un’ora abbiamo fatto bene, poi abbiamo subito la maggiore forza fisica del Cesena. Si è vista la differenza di centimetri tra le due squadre e questo ci ha creato qualche difficoltà. Penso che il pareggio sia giusto perché entrambe le squadre hanno creato occasioni, anche se il Cesena ci ha impensierito soprattutto su palla inattiva”. Sulla sterilità degli attaccanti granata: “Le prestazioni degli altri attaccanti sono in crescita. Oggi mi sono piaciuti molto sia Coda che Troianiello: entrambi si sono mossi bene e se continuano così troveranno presto la via del gol”. “I risultati permettono di lavorare con una certa serenità” – ha concluso il mister – “e il pareggio di oggi rappresenta sicuramente un punto di partenza per il futuro”.

Il pirotecnico patron Lotito irrompe in sala stampa rivendicando l’importanza del pubblico che a parer suo non è in linea, numericamente con le attese. “Oggi abbiamo un po’ di amaro in bocca. – così esordisce – La squadra ha dimostrato determinazione e spirito di sacrificio nonostante le tante assenze. Avevamo di fronte una delle squadre più forti della Serie B, ciononostante abbiamo creato almeno quattro nitide palle gol. Potevamo portare a casa un risultato diverso, ma accettiamo di buon grado questo punto considerando che nel finale potevamo subire anche una beffa”.

Infine, sulla condotta del direttore di gara: “Nell’economia generale della gara credo che l’arbitraggio di oggi sia stato corretto. Dal nostro punto di vista dobbiamo migliorare in alcuni frangenti di gioco, evitando assolutamente inutili cartellini”.

Dopo la tripla scoppola, col digiuno di goal, durato tre gare, finalmente la Salernitana racimola un punto che alla vigilia della gara avrebbe accontentato anche i più ottimisti dei tifosi. A gara finita probabilmente il punto preso rappresenta un brodino caldo per una squadra e una piazza affamata di soddisfazioni e speranzosa di ben altri traguardi. Tocca ripartire dalla prestazione corale e dalle nuove certezze acquisite per poter scalare velocemente la classifica e riportarsi in una posizione più comoda.

Martedì a Lanciano e sabato prossimo contro il Perugia all’Arechi la risposta al quesito.

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