scritto da Redazione Ulisseonline - 13 Dicembre 2018 10:59

Manovra economica: lavori in corso tra Roma e Bruxelles, è in arrivo il Milleproroghe

(foto tratta dal sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri)

La trattativa con l’Unione Europea sul deficit fa segnare progressi, nel frattempo il testo della manovra in Senato è fermo in attesa di modifiche. Tra venerdì e sabato dovrebbe arrivare il pacchetto di “oltre cinquanta” proposte di modifica del governo.

E’ una tela che si fa e si disfa, la legge di bilancio. Mentre a Bruxelles la trattativa sul deficit fa segnare progressi, il testo della manovra in Senato è fermo in attesa di modifiche che ne cambieranno i connotati.

Oggi alle 14 scade il termine per gli emendamenti parlamentari, ma solo tra venerdì e sabato dovrebbe arrivare il corposo pacchetto di “oltre cinquanta” proposte di modifica del governo.

Al calo del deficit sarà destinato un taglio, probabilmente di 3,5 miliardi, al fondo da 16 miliardi per reddito di cittadinanza e “quota 100”: la definizione delle due misure dovrebbe arrivare via decreto ma il tema sarà oggetto del confronto di M5s e Lega in queste ore. In più sarà “rafforzato il piano di dismissioni”.

E’ ancora oggetto di trattativa, dopo mesi di confronto, anche il taglio alle pensioni d’oro. E da “fuori” sale l’allarme dei Comuni, attraverso l’Anci, per il “taglio inaccettabile” che deriva dall’assenza nella manovra della compensazione da 300 milioni garantita negli scorsi anni per l’Imu e la Tasi. Tra le novità, poi, c’è il tentativo del governo di inserire in manovra un emendamento “Milleproroghe”, che assorbirebbe il tradizionale decreto di fine anno per prorogare la scadenza di alcuni termini.

Se la bozza passerà il ‘vaglio’ politico, potrebbe diventare definitivo il divieto di incroci tra stampa e tv che impedisce a chi esercita attività televisiva di acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali nazionali.

La Lega vorrebbe poi inserire tra le proroghe anche il rinvio – fino a 30 anni – della direttiva Bolkestein, che obbliga lo Stato alla messa a bando delle concessioni di spazi pubblici. Ma il tema sarebbe oggetto in queste ore della trattativa con l’Ue. (fonte Confcommercio)

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