Livorno. Seconda dura trasferta consecutiva senza goal subiti ma stavolta il grande merito va alla prestazione straordinaria di un Terracciano in serata di grazia. Al “Picchi” di Livorno in scena due squadre che non attraversano un grande periodo di forma e nonostante gli sforzi dell’undici di casa la gara si chiude con un nulla di fatto.
La gara. Un po’ per le assenze – Colombo squalificato – un po’ per scelta tecnica Torrente cambia ancora modulo. 4-3-1-2: Lanzaro largo a destra, Bernardini e Empereur centrali Rossi a sinistra, Terracciano confermato in porta. Sciaudone, Moro e Bovo in mezzo, Odjer dietro le punte Gabionetta e Donnarumma. La prima occasione è di Gabionetta che dopo pochi minuti con un colpo di testa non riesce ad inquadrare lo specchio della porta.
La gara sale di ritmo e il Livorno si fa pericoloso. Al 5’ Gasbarro con incornata da media distanza prova a testare i riflessi di Terracciano che in qualche modo smanaccia in angolo. Di lì a poco tocca ancora a Gabionetta impensierire Ricci, il portiere neutralizza in due tempi la conclusione del brasiliano.
Cresce il livello di gioco del Livorno e Terracciano, finalmente all’altezza della situazione, riesce a superarsi in almeno tre occasioni prima del riposo: al 34’ vola a deviare in corner un colpo di testa di Cazzola indirizzato all’incrocio, al 43’ salva su conclusione pericolosa di Comi e al 45’ si oppone in uscita a Vantaggiato lanciato a rete. Con quest’ultimo intervento si chiude il primo tempo sullo 0–0.
La ripresa – Eusepi dentro per lo spento Donnarumma – sembra arridere alla Salernitana che allenta la pressione senza mai rendersi davvero pericolosa.
Così il Livorno, ripreso coraggio, al 20’ va vicinissimo al goal: prima Vantaggiato, poi Comi sciupano la più clamorosa delle occasioni a pochi passi dalla porta. Poco dopo tocca a Jelenic andare al tiro ben respinto ancora da Terracciano. Gioco spezzettato e girandola di cambi ma l’ultima vera occasione è Granata: Coda, subentrato a Gabionetta, tira forte ma centrale, Ricci abbastanza insicuro respinge di pugno. Con quattro minuti di recupero si chiude la gara. Una Salernitana ordinata, efficace dal centrocampo in giù conquista un meritato punto nel sesto pareggio esterno della stagione.
La nota. Amuleto Bernardini, terza presenza e terza gara senza subire goal. Se tre indizi fanno una prova, questo non deve più uscire dal campo. Nel complesso comunque positiva la fase difensiva anche se il merito della porta inviolata, nella circostanza, è da ascrivere soprattutto alla prestazione monstre del tanto discusso Terracciano. Il centrocampo si è mosso abbastanza bene badando più alla protezione della retroguardia meno alla costruzione del gioco, pertanto l’attacco, a prescindere dagli interpreti – ancora evanescente Gabionetta, male anche Donnarumma – ha costruito poco o nulla con occasioni sporadiche frutto del caso e non della manovra. La coperta rimane corta ma almeno sembra quadrare il cerchio in fase difensiva.
Sala stampa. Cerca di sottolineare le cose positive il mister ai taccuini: “Anche questa sera non abbiamo preso gol e questo credo sia l’aspetto più importante della gara di oggi. – le parole di Torrente a fine gara – Stasera abbiamo sofferto molto anche perché stanchi dopo le tre partite in una settimana. La fase difensiva è sicuramente migliorata rispetto al passato e portiamo a casa questo punto per noi molto importante”.
“In questi mesi abbiamo pagato un conto salato agli infortuni – ha chiuso così il suo intervento – ma adesso tocca ripartire da questo pareggio conquistato su un campo difficile e fare bene già da sabato contro l’Ascoli.”
Punto buono più per il morale che per la classifica, la Salernitana avrebbe avuto bisogno come il pane di una vittoria per dare una scossa importante all’ambiente, ma come si suol dire meglio accontentarsi che patire ulteriormente. Il tour de force prenatalizio si chiude sabato all’Arechi con la quarta gara in 11 giorni.
