L’INTERVISTA Servalli: “Siamo sul pezzo e affrontiamo i veri problemi della città”
Emergenza sicurezza in città. E’ la prima domanda che doverosamente rivolgiamo al primo cittadino metelliano Vincenzo Servalli.
La città di Cava ha i nervi a fior di pelle a causa dell’escalation di furti e rapine che stanno avvenendo a cadenza regolare a discapito dell’incremento della videosorveglianza che sembra non riesca a dare i risultati sperati. Senza parlare delle quotidiane effrazioni alle basilari norme di vivibilità e di civiltà…
Mi rendo conto che la problematica delle percezione della sicurezza da parte dei cittadini sussiste, al di là dei meri dati statistici inviati dalla Questura di Salerno che indicano che gli atti delinquenziali sono in diminuzione. Però, mi rendo conto che non è una risposta sufficiente. E’ un momento brutto per la città e viene spontaneo chiedersi “cosa sta succedendo?”. Ho chiesto al nuovo questore, Maurizio Ficarra, un’attenzione alla città di Cava e lui mi ha assicurato che nei prossimi giorni si provvederà a una maggiore capillarità del controllo sul nostro territorio. Le telecamere ci sono e funzionano. Hanno, infatti permesso di individuare l’uomo che ha sparato alla ragazza in piazza Abbro. Le Forze dell’Ordine stanno lavorando con particolare solerzia, nonostante la condizione di grande difficoltà in cui operano e hanno il mio personale encomio. Questo per quanto riguarda l’ordine pubblico. Altra cosa è la quotidianità che compete totalmente alla Polizia Locale. Abbiamo da poco un nuovo Comandante, il Tenente Colonnello Saverio Valio, che sta dando buona prova di sé con la sua determinazione. Mi rendo, però conto che i tempi sono complessi e non prendo sotto gamba il problema. E’ uno dei focus principali su cui l’Amministrazione si sta concentrando.
L’impressione di fondo sul controllo del territorio è che non vi sia un’adeguata attività nei confronti di automobilisti indisciplinati e sulle effrazioni alle leggi. Così come sussistono situazioni di impunità riguardo attività commerciali e relativa clientela che vengono lasciate nella massima discrezionalità a discapito di ordine pubblico e automobilisti.
I tempi sono cambianti. Si è più refrattari al rispetto delle regole minime e lo constato, con sommo dispiacere, personalmente. Ma questo non mi fa desistere dall’andare avanti nell’essere rigoroso nel combattere contro la mancanza di rispetto delle regole. I buoni risultati alla fine arrivano.
Qualche suo avversario politico ha sollevato la questione riguardo a quattro membri appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani che sono ora passati a far parte dell’organico comunale. Perché non sono restati a prestare la loro opera al Comando?
In realtà due di loro sono rimaste a via Ido Longo. Nella sostanza, il risultato netto è uguale perché sono arrivate due vigilesse, e una terza dovrebbe arrivare, per mobilità. Le altre due unità dell’organico che si sono trasferite continuano a svolgere le medesime mansioni che esercitavano al Comando, attività puramente amministrativa. Non ci sono perdite di personale, ma un sostanziale equilibrio.
Quotidianamente si registrano episodi di inciviltà da parte di alcuni, per fortuna la minoranza, membri della comunità cavese. E quindi siamo costretti a vedere cumuli di immondizia abbandonata sul ciglio delle strade, soprattutto nelle frazioni. Non si riesce a dare una svolta a questa situazione?
La città è sostanzialmente pulita, ma questi cumuli giacenti, soprattutto dove sono posizionati i bidoni della spazzatura, si formano come funghi. L’unica soluzione atta a debellare questo problema è quella di spingere al massimo la raccolta porta a porta. Abbiamo date precise indicazioni alla Metellia in seguito agli esiti positivi della sperimentazione. Ci vorrà un po’ di tempo, ma non c’è altra soluzione. E’ una questione di sistema, di metodo. Questo, come quelli di cui abbiamo poc’anzi parlato, sono problemi diffusi che caratterizzano tutte le città. Da parte nostra, rassicuro i cittadini, c’è il massimo impegno.
Per quanto riguarda il Complesso di San Giovanni e le procedure per l’affidamento della gestione dei servizi ricettivi del monastero, qual è lo stato dell’arte?
A breve usciranno i bandi per l’area ristorazione e l’unità del gusto. Una volta che verranno aggiudicati, avremo a disposizione la dotazione finanziaria necessaria per scegliere il direttore artistico e avviare delle attività di tipo culturale di alto livello. Nella fase attuale la gestione è affidata alla Metellia e le attività fino ad ora svoltesi hanno riscontrato successo. Però questo è uno stadio in cui il Comune sceglie in base alle proposte che vengono fatte; sono tante le richieste di utilizzo che ci pervengono e noi stiamo facendo una selezione. Fortunatamente, la nostra città ha un grande appeal e, soprattutto durante i fine settimana, registriamo il tutto esaurito. Con questo progetto riguardante il Complesso non saremo in grado di fare un ulteriore step nell’innalzare la qualità dei programmi e, di conseguenza, anche la ricettività ne guadagnerà. Ma stiamo portando a termina anche altri lavori. Verrà inaugurato il sottovia veicolare della rampa del trincerone, che già ha permesso di decongestionare la SS18, e sarà possibile così giungere fino a via Atenolfi bypassando il tratto della nazionale. Dopo tanto penare, stanno giungendo a termine i lavori alla scuola di Santa Lucia. Stanno procedendo celermente i lavori di ripristino per la strada provinciale nella frazione di Sant’Anna. Lì si è fatto un vero e proprio miracolo, se si pensa che l’arteria stradale è di competenza provinciale e in quale stato vessano le altre strade di competenza di quest’Ente. E’ stato pubblicato il bando di gara per l’affidamento in concessione del Palaeventi, altro risultato storico. Stiamo lavorando per le Universiadi 2019.
Come procedono i lavori per trasformare Casa Apicella nella sede del progetto “Dopo di Noi?”
A Casa Apicella è stato riscontrato un problema risalente a tempo addietro, e cioè un intervento di modifica strutturale fatto in dispregio del capitolato. In buona sostanza, c’era un arco a volta che è stato ristrutturato modificandone la struttura originaria. Bisognerà aspettare una sanatoria della Sovrintendenza. Nel giro di sei mesi si dovrebbe sbloccare e potremo andare avanti con i lavori.
E per l’ ex Manifattura Tabacchi cosa può dirci?
La destinazione che immaginiamo per la Manifattura, con il nuovo Piano Urbanistico Comunale, un grande parco verde, il più grande della Campania, con all’interno tutta una serie di servizi alla cittadinanza (ad es. campi sportivi, alberghi). Se poi ci vengono proposte altre idee, che non sovvertono quest’impostazione, siamo pronti ad ascoltare. Per quanto riguarda la parte storica dell’edificio, c’è ancora un contenzioso in corso.
Passiamo al piano squisitamente politico: una spina nel fianco è l’ex assessore Enrico Bastolla, che un giorno sì e l’altro no esce in pubblico con esternazioni circa l’andamento della macchina amministrativa che, a suo dire, sta compiendo una serie di errori madornali. Qual è la sua posizione riguardo queste dichiarazioni?
Bastolla è la classica persona che fa e disfa tutto da solo. Ancora non ho capito che cosa mi rimprovera. L’aver dato le dimissioni da un assessorato che io reputo tra i più importanti è stata una scelta personale e ne ignoro le motivazioni. Qualcuno mi ha suggerito che il suo nuovo obiettivo è di candidarsi a sindaco il 2020. Se così è, la sua scelta è legittima, ma le vere ragioni del suo andamento non le conosco. Quello che posso dire, a fronte delle sue dichiarazioni circa le falle nel ramo delle Politiche Sociali, è che verranno smentite una volta che saranno rivelati i dati ufficiali.
C’è un “matrimonio”, che tutti attendono, ovviamente politico. Ci riferiamo a quello con il professor Armando Lamberti. Quando si farà? Avrà la delega alla Cultura?
Noi siamo intenzionati a fare tutto quello che è nelle nostre possibilità affinché questo “matrimonio” si celebri, nell’interesse della città. E’ un’operazione di alto profilo. Mi spiego meglio: io non ho bisogno del voto del professor Lameberti, ho una maggioranza ben salda. Non è una manovra di bassa cucina politica. Lamberti ha sempre navigato nell’area del centrosinistra. C’è stata una frattura tra di noi durante la campagna elettorale, eravamo entrambi candidati a sindaco, però le fratture si risanano. Le prossime sfide che ci attendono saranno molto difficili, quindi è bene fare corpo, soprattutto in questo frangente storico in cui l’Italia sta prendendo un’altra direzione. Una direzione che, a parer mio, è una deriva di linguaggio, di comportamento e tanto altro. Paradossalmente siamo arrivati al punto che avere competenze è un fattore negativo. Meno hai fatto politica, meglio è per il tuo curriculum politico. Offensivo per chi ha fatto politica e ha creduto nella politica per tutta la sua vita. La politica è come una scala santa, bisogna salire gradino dopo gradino. Il dialogo con il professor Lamberti è un’operazione politica scevra da qualsiasi mercanteggiamento. Allargherò ulteriormente il perimetro con il quale ci presenteremo alle prossime elezioni amministrative, sia alla sinistra, ma anche al centro e a tutti quelli che vogliono fare un ragionamento serio per la città di Cava.
La sua sembra una chiamata alle armi contro gli eventuali “barbari” che potrebbero salire a Palazzo di Città.
Sì, è così. Gente che non sa nulla di Cava, né della politica e si vanta di avere questi requisiti nel proprio curriculum. L’amore per la città e la passione per la politica sono prerequisiti essenziali, dai quali non si può derogare.