Lavori pubblici, in Campania aumento record dei bandi di gara nel 2014
I bandi di gara per lavori pubblici in Campania nel corso del 2014 sono stati 2.640, per un importo complessivo di 3 miliardi e 413 milioni di euro, con un incremento record in termini di variazione rispetto al 2013: +106,3% per gli importi; +98% sotto il profilo del valore assoluto. Tra le regioni meridionali rientranti nell’Obiettivo Convergenza la Campania fa segnare gli incrementi più alti, triplicando la percentuale in ascesa della media-Italia (+30,4%).
Va evidenziato – spiegano gli analisti del Centro Studi ANCE Salerno – che i tassi percentuali relativi all’aumento dei bandi di gara per variazione di importi di Campania, Puglia e Calabria superano nettamente la media Italia (18,3%), e solo la Sicilia si posiziona a grande distanza (-14,4%). Sotto il profilo del valore assoluto delle gare tutte le regioni superano il tasso di crescita del 30,4% della media Italia.
Se si considera, invece, l’incidenza degli importi complessivi delle gare nelle regioni considerate sul totale Italia, la Campania si attesta al 17,2%; la Puglia all’8,2%; la Calabria a 6,1%; la Sicilia al 6,5%. Il Sud complessivamente al 47,1%.
Nell’ambito della macroarea meridionale, sempre per quanto concerne gli importi complessivi delle gare, la Campania ha assunto una posizione predominante, con un tasso di incidenza pari a 36,5%. Scendendo nel dettaglio dei numeri assoluti delle gare, la Campania incide per il 16,8% sul totale Italia; la Puglia per il 9,2%; la Calabria per il 9,7%; la Sicilia per il 14,5%.
Il Sud per numero di gare espletate nel 2014 ha pesato per il 60,4% sul totale Italia.
Va, infine, aggiunto che la Campania anche sotto il profilo del numero assoluto di gare ha inciso di più (27,8%) rispetto alle altre regioni sul totale riferito al Sud.
«I dati relativi ai bandi per lavori pubblici in Campania – ha dichiarato il presidente di ANCE Salerno, Antonio Lombardi – vanno accolti senza dubbio in maniera positiva. L’azione congiunta di misure governative fortemente richieste dall’ANCE come, per esempio, l’allentamento del Patto di Stabilità Interno a favore degli investimenti degli Enti locali (Legge di Stabilità 2014), e di misure di accelerazione della spesa dei fondi UE da parte della regione Campania, hanno prodotto un evidente nuovo contesto nel settore dei lavori pubblici”.
“È altrettanto chiaro, però – ha continuato Lombardi – che ancora non è percepibile sui territori l’impatto in termini di immissione di liquidità nel tessuto della filiera dell’edilizia. I numeri del settore edile stanno a testimoniare che non è in atto la ripartenza dopo un lungo periodo di crisi. Al contrario le imprese devono ancora fare fronte alla carenza di opportunità di lavoro».