L’assessore Giovanni Del Vecchio e l’emergenza sicurezza in città
L’assessore Giovanni Del Vecchio, come avevamo previsto, è ormai l’obiettivo preferito degli attacchi politici di chi, nella valle metelliana, è all’opposizione dell’attuale Amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Servalli.
Vero è che quello della sicurezza nella nostra città è diventato un tema di primaria importanza. Troppi furti e non solo in qualche casa sperduta delle frazioni. Ormai siamo ad una vera e propria emergenza, nonostante l’impegno che le forze dell’ordine ci stanno mettendo. Inutile dire che bisognerà fare meglio e di più per ridare quella tranquillità che la cittadina metelliana ha sempre avuto e che, a ragione, da sempre ne ha menato vanto.
Resta da capire, in tutta onestà, cosa, come e quanto c’entri in tutto ciò l’assessore comunale Giovanni Del Vecchio. Vero è che in quanto alla delega avuta, ovvero Polizia Locale, Sicurezza, Mobilità, di fatto c’entra. E’ evidente, però, che le sue responsabilità, così come gli eventuali meriti, sono assai contenuti. Potrà dare e di sicuro sta cercando di dare al meglio il suo contributo, ma è chiaro che la partita della sicurezza in città se la giocano in primo luogo polizia di stato e carabinieri, com’è ovvio e giusto che sia. Allora la nostra Polizia Municipale serve a poco o niente nel dare sicurezza alla città? Ci mancherebbe, dà il suo prezioso apporto e pure in modo rilevante, ma i nostri vigili hanno non pochi altri compiti di istituto cui attendere e sui quali magari ci sarebbe da spronarli a fare meglio e di più.
Eppure, è sull’assessore Del Vecchio che si concentrano gli attacchi, anche quelli più aspri e velenosi. E c’è da meravigliarsi? E’ l’unico ad avere una responsabilità e a rivestire un ruolo politico, è scontato quindi che è su di lui che la politica si accanisca, accusandolo ben oltre quelle che sono le sue ipotetiche “colpe”. Insomma, ci sta tutta questa ostilità, inutile scandalizzarsi. E’ semplicemente normale, fisiologico. Fa parte del gioco.
E’ proprio questa, però, la piena consapevolezza che manca all’assessore Del Vecchio, il quale non resiste alle critiche che riceve. Non riesce a gestirle e a governarsi emotivamente e politicamente, non trovando meglio da fare che ribattere a muso duro per affermare le sue ragioni e quasi discolparsi di colpe che in fondo non ha. Il risultato è non solo di farsi distogliere dal suo lavoro, ma prestare il fianco ad altre critiche, a ingigantire, con le sue repliche, i rilievi che gli vengono mossi, ma anche a legittimare politicamente e amministrativamente i suoi contestatori. E quel che peggio è che queste sterili contese lasciano il tempo che trovano ed irritano i cittadini, i quali misurano le capacità dei loro amministratori sulla base dei risultati conseguiti e non sulle chiacchiere spese.
Il vero limite di Del Vecchio sembra essere, per dirla come i nostri cugini d’oltralpe, di “physique du rôle”. Meglio sarebbe se lasciasse perdere le critiche, concentrandosi invece nel dare risposte concrete sì sulla sicurezza, ma anche e soprattutto in tema di mobilità, diventata sempre più problematica. In altre parole, attivarsi per maggiori controlli sul territorio e più repressione per la troppo inciviltà che si vede in giro: dalle auto in sosta in seconda e terza fila, sulle strisce pedonali o sugli stop, peggio ancora sugli scivoli o negli stalli riservati ai disabili, a quelle che ai semafori sfrecciano anche con il rosso, o ad altre che sembrano chiassose discoteche viaggianti. Su tutto questo non sembrano esserci sufficienti ed adeguati controlli. E, tanto per restare in tema, che fine ha fatto lo Street Control o, ammesso che funzioni, come sta operando e quali risultati sta portando?
Ecco, su questo vorremmo che l’assessore Del Vecchio desse delle risposte in termini di efficienza ed efficacia, tali da ridare una qualità della vita ad una città che la sta perdendo, inesorabilmente, giorno dopo giorno, anche per mancanza di controlli più diffusi ed incisivi sul territorio.
Certo, quello della sicurezza, dei furti negli appartamenti, resta un tema scottante e di sicuro, come dicevamo prima, ora è un’emergenza. Ma da Del Vecchio, ripetiamo, vogliamo sì ragionevolmente, ovvero per quanto è nelle sue responsabilità e competenze, un maggior concorso sulla sicurezza, ma soprattutto, ora che il Corpo di Polizia Municipale ha un comandante esperto e volitivo come Valio, una più intensa, marcata e risolutiva presenza dei nostri vigili sul territorio.
E questo lo sosteniamo senza polemica, almeno da parte nostra, ma con la serena convinzione che insieme, cittadini, operatori dell’informazione, vigili urbani e amministratori comunali, possiamo e dobbiamo contribuire a fare di questa nostra città non l’isola felice che forse non è mai stata, ma semplicemente una città più pulita, ordinata, silenziosa, civile e sicura di quella che ora è.