LA FINESTRA SUL CORTILE Servalli, sindaco dell’Amministrazione del nulla?
Non ce ne vogliano i colleghi dell’Ufficio Stampa del Comune di Cava de’ Tirreni, ma ieri ci siamo trovati costretti ad archiviare nel cestino quasi tutti i comunicati da loro redatti e diffusi. Non per colpa loro, ci mancherebbe, ma a volte certi comunicati stampa sarebbe preferibili non emetterli per nulla, ma farlo capire ai politici, in questo caso ai nostri amministratori comunali, è praticamente impossibile, anzi, inutile.
Oddio, forse qualcuno è andato a finire nel cestino anche per colpa nostra. Ci spieghiamo. Uno dei comunicati, infatti, “usa e riusa: firmato protocollo d’intesa con Rete O.N.U.” (pensiamo che non sia l’acronimo delle Nazioni Unite), ci è risultato del tutto indigesto e, in larga misura, incomprensibile. Sarà colpa nostra, lo confessiamo. L’ignoranza in materia, in questo caso si dovrebbe trattare di rifiuti (ma non ne siamo sicuro del tutto), ci ha impedito di comprendere quale fosse la notizia da dare ai lettori. Insomma, non ci vergogniamo a dirlo, ma ci abbiamo capito poco o nulla.
A margine di ciò, l’augurio è che ci abbia almeno capito qualcosa il nostro assessore comunale al ramo e vicesindaco Nunzio Senatore, di cui si legge, sempre nel comunicato, una dichiarazione molto forbita e puntuale. Qualche dubbio, in tutta onestà, in proposito l’abbiamo, ma non vogliamo essere tanto cattivi di darlo per certo.
In altri casi, tuttavia, i comunicati sono comprensibili, ma non per questo meno meritevoli di essere cestinati. I nostri amministratori, infatti, sempre tramite l’Ufficio Stampa, ci inondano di comunicati inutili, a volte persino irritanti. E’ il caso di quei comunicati la cui diffusione viene pretesa, immaginiamo, da qualche assessore preso dal sacro fuoco di informare per nostro tramite la città che sono state sistemate le siepi di un viale, potati gli alberi di una strada, sostituito il vetro rotto di una scuola, messa in funzione la caldaia dello stadio (che di sicuro è più importante di quella di una scuola), tolta la polvere dalla scrivania del sindaco. Insomma, il più “straordinario” dell’ordinario che viene fatto passare come straordinario.
Peggio ancora accade quando il Comune, sempre tramite l’Ufficio Stampa, non fa altro che rimbalzare, in modo servizievole, iniziative promosse da altri, associazioni o privati, in qualche caso anche se prosaicamente commerciali. In queste circostanze, la nostra Amministrazione, ricevendo in cambio un po’ di palcoscenico per i suoi assessori affamati di visibilità (non tutti, in verità), concede generosamente il patrocinio (tanto non lo si nega a nessuno). Il risultato? Il Comune così agendo pone alle iniziative, anche a quelle discutibili, una sorta di suggello di garanzia, così facendo proprie anche cose improprie, se non addirittura disdicevoli. E così, accanto a convegni a volte dai temi improbabili o pallosamente vani, trovano la loro insperata dignità pseudo-culturale, anzi, come si dice oggi post-culturale, persino opinabili promozioni indubbiamente mercantili come mostre e fiere, o manifestazioni di lucro, più o meno palesi, incentrate su vino, pizza, cioccolata…
In conclusione, non per colpa dei nostri colleghi dell’Ufficio Stampa, costretti a fare il loro mestiere comunque e sempre, anche quando sarebbe meglio se facessero altro (forse si rivelerebbe più conveniente per l’Ente, in qualche caso, persino tenere le braccia conserte), quella di Servalli spesso, anzi quasi sempre, dà l’impressione di essere l’Amministrazione del nulla. Dell’aria fritta. Del pestare l’acqua nel mortaio. Dell’effimero, quando proprio va bene.
In tutta onestà, pur tra tante perplessità, non pensiamo affatto che ciò risponda al vero, almeno, non del tutto. O meglio, non riteniamo che quella di Servalli sia peggiore di qualche amministrazione che l’abbia preceduta. Tuttavia, forse un po’ di discernimento in più, un pizzico di parsimonia nel concedere logo e patrocinio, una maggiore sobrietà anche in questo superfluo e tutto sommato dannoso profluvio di comunicati stampa, risulterebbe più utile e darebbe maggior decoro ad un Palazzo di Città che a volte rischia seriamente di trasformarsi in un suk.
In fondo, il sindaco Vincenzo Servalli, e lo diciamo con sincerità, ha di sicuro molti difetti, ma ha il pregio di essere una persona equilibrata, misurata, signorile. Forse, se mettesse un po’ la mordacchia, in senso lato, a qualcuno dei suoi assessori e a qualche suo stretto collaboratore, e facesse diventare più sua questa Amministrazione, in altre parole, se ci mettesse in modo netto ed evidente il suo imprinting, che per ora si vede poco o nulla, a guadagnarci sarà tanto la sua immagine quanto quella della città. (foto Gabriele Durante)