scritto da Pasquale Petrillo - 15 Ottobre 2016 09:10

LA FINESTRA SUL CORTILE L’immobilismo dinamico dell’Amministrazione Servalli

Qualche giorno fa  ho letto un commento-esortazione sui social che più o meno suonava così: c’è bisogno di ricreare un centrodestra a Cava de’Tirreni di cui oggi più che mai se ne sente il bisogno!

E’ più che comprensibile una simile, plateale e sotto certi aspetti finanche compromettente invocazione, vista la delusione sempre più crescente nei riguardi di un’Amministrazione che aveva, nelle sue prime battute, fatto sperare in qualcosa di buono persino a chi non l’aveva votata. Ad un anno e mezzo di distanza, purtroppo, sono diventati predominanti il grigiore politico e la pochezza amministrativa. Si toccano ogni giorno con mano, inutile negarlo. Per farla breve, siamo al più tipico degli ossimori per un amministratore comunale: l’immobilismo dinamico. Tradotto: proclami, chiacchiere, anche buoni e sinceri propositi per carità, ma, comunque, poco o niente costrutto.

Detto ciò, al riguardo sembrano più che opportune e doverose alcune osservazioni.

La prima, appare scontata. Sì, è vero, la sonnacchiosa Amministrazione Servalli delude e arranca, ma non per questo sono consigliabili operazioni nostalgiche che non portano da nessuna parte, se non a dolorosi torcicolli politici. Per essere più chiari, il disastro politico-amministrativo della precedente compagine municipale di centrodestra è ancora sotto gli occhi di tutti. Un fallimento, repetita iuvant, che è stato politico, amministrativo ma anche, e soprattutto pesantemente, di rapporti umani. Contrasti personali e divisioni politiche che ancora contrassegnano e inquinano il presente, né si intravede un ripensamento, almeno un parziale ravvedimento. Tutt’altro. E, ripetiamolo ancora una volta, se è vero che la vittoria ha moltissimi padri, mentre la sconfitta è orfana, è altrettanto vero che dalle rovine della politica non se ne viene fuori ricercando un capro espiatorio che, alla fine, non c’è. Questo per dire che tutti gli esponenti, nessuno escluso, di quello che fu il centrodestra cavese, dovrebbero cospargersi il capo di cenere, ma questo non è avvenuto e chissà se mai avverrà.

La seconda osservazione appare ancora più evidente. In città occorre ricreare il centrodestra? E dove sta il centrodestra cavese? Forse, anzi, di certo sotto le rovine della precedente maggioranza. E come si fa a rimetterlo in piedi e chi è capace di tanta titanica, anzi, eroica se non miracolosa impresa? Per ora il centrodestra cavese è solo un cumulo di macerie e cambia poco se qualcuno su quei pochi resti ha piantato una bandierina. L’impressione è che nella nostra città il centrodestra sia del tutto tramontato. Almeno quello che abbiamo conosciuto fino a qualche anno fa. Poi, tutto può ritornare, anche sotto mentite spoglie, ma al momento e nell’immediato futuro per il centrodestra c’è solo la prospettiva di un assolato, inospitale, arido deserto da attraversare.

La terza osservazione è più che altro una risultanza delle due precedente, nel senso che questa città ha sì, davvero bisogno sic e simpliceter di un’opposizione motivata, incisiva, reattiva, coesa. Ce n’è bisogno per il gioco democratico, per far sì che l’attuale Amministrazione comunale resti attiva e politicamente presente a se stessa. C’è bisogno di un’opposizione nel palazzo, ma anche in città, nelle piazze, nelle frazioni. Serve allora inventiva, capacità d’iniziativa e di aggregazione, ma anche coraggio e voglia di mettersi in gioco. C’è bisogno, in estrema sintesi, di un’opposizione che incominci a mettere a punto un progetto politico alternativo all’attuale Amministrazione Servalli.

Per far questo, però, servono uomini dotati di carisma, ma anche di idee chiare e di molta generosità. Per concludere, tra il dire e il fare, come si suol dire, c’è di mezzo il mare. In altre parole, ne dovrà scorrere di acqua sotto i ponti per veder muovere qualcosa di sufficientemente valido e interessante nel campo dell’opposizione, soprattutto in termini prospettici.

Sotto questo aspetto, il sindaco Servalli e i suoi sembra proprio che possono dormire sonni tranquilli, anzi, bearsi e finanche scialarsi, nel senso di passarsela allegramente, nelle stanze dei bottoni. E per correre i minor rischi possibili, a Servalli e ai suoi basterà fare poco, anzi, il meno possibile. Appunto, accelerare l’immobilismo dinamico. (foto Gabriele Durante)

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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