LA FINESTRA SUL CORTILE L’excusatio non petita dell’assessore Enrico Polichetti
C’è un motto in latino, non il solo in verità, molto in uso soprattutto tra gli avvocati, almeno tra quelli che hanno qualche dimestichezza con le discipline umanistiche. Excusatio non petita, accusatio manifesta. Tradotto letteralmente vuol dire che una scusa non richiesta, equivale ad un’accusa manifesta. Per farla breve, quando qualcuno tenta di giustificarsi, è perché ha qualcosa da farsi perdonare.
E’ quello che, confessiamo, ci è venuto in mente leggendo uno dei comunicati diffusi nella giornata di ieri dall’Ufficio Stampa del Comune di Cava de’ Tirreni, dal titolo molto serio e pretenzioso: “Modifica regolamento e ristoro per danni al centro storico”.
In pratica, l’assessore comunale al Centro Storico Borgo Grande, Enrico Polichetti, ha tentato disperatamente di mettere una pezza alle falle organizzative emerse durante la manifestazione “Sicilia Viva in Festa” , che hanno provocate da più parti non poche e vivacissime polemiche e soprattutto durissimi strali nei riguardi dell’Amministrazione comunale metelliana, accusata di insipienza, incapacità e via di questo passo.
Con candore d’animo l’assessore Polichetti ha preannunciato, vista la figura rimediata (ma non è la prima, al riguardo), che l’Amministrazione comunale vuole correre ai ripari (sic!) procedendo ad una revisione dell’attuale regolamento. Per la precisione, riguardo al “decoro e igiene urbana saranno previste adeguate misure atte a prevenire l’imbrattamento della pavimentazione durante l’occupazione del suolo pubblico da parte di espositori alimentari, per evitare quanto si è verificato anche nel recente passato in occasione di alcune rassegne enogastronomiche”.
Poverino, Polichetti ha ammesso tutto quello che c’era da ammettere, facendosi carico delle critiche, tante e nessuna esclusa, che sono state mosse a lui e all’Amministrazione Servalli in quest’ultimo anno.
Ma davvero dobbiamo credere che l’attuale regolamento comunale, oltre alla pletorica normativa vigente nel nostro Paese, non consentiva e non consenta tuttora un’efficace azione di prevenzione a tutela del decoro e dell’igiene urbana?
Mai sentita una panzana del genere così grossa e dirompente.
E che quella di Polichetti sia solo una frottola, lo si evince dallo stesso comunicato stampa dove si legge, testualmente, che “su richiesta degli uffici preposti, gli organizzatori hanno provveduto al ristoro del danno causato per l’imbrattamento del suolo occupato da uno stand, sostenendo i costi della pulizia effettuata”.
A dimostrazione, quindi, che è mancata la capacità e forse la volontà di prevenire visto che poi c’è stata quella sanzionatoria post-evento, a danni fatti.
La chicca però è la dichiarazione dell’assessore Polichetti a chiusura del comunicato: “In effetti – afferma l’assessore al Borgo Grande, Enrico Polichetti – l’attuale regolamento in vigore, che pure disciplina in maniera puntuale gli aspetti del decoro, dell’igiene, della vendita di alcolici, gli esercizi pubblici e tanto altro, necessita di dettagliare meglio le prescrizioni e le sanzioni in materia di salvaguardia della pavimentazione. L’obiettivo, come sempre, è trovare il giusto equilibrio tra le esigenze degli operatori e le istanze che ci pervengono dai cittadini”.
Siamo al trionfo dell’ovvietà, al festival delle contraddizioni, al cospetto di una vera e propria orgia dell’inutilità, alla quintessenza del moderno politichese.
E allora, per concludere e capire un po’ meglio tanta elucubrazione in libertà, ci chiediamo: ma il nuovo regolamento cosa dovrà normativamente prevedere ancora? La presenza di missili terra-area, di carri armati o di che altro per far rispettare il decoro e l’igiene urbana nel centro storico e in generale sull’intero territorio comunale?
Forse, basterebbe far rispettare le norme che già ci sono. Forse, programmare e selezionare meglio gli eventi. Forse, anzi di sicuro, utilizzare location più adeguate e attrezzate, ma soprattutto meno soggette ad essere preservate e protette com’è il centro storico. Forse, occorrerebbero più controlli e vigilanza da parte degli uffici comunali preposti e della Polizia Locale. Forse, soprattutto in termini igienico-sanitari, dovrebbero essere meglio attivate e sollecitate le altre autorità locali competenti al riguardo.
Dobbiamo dire altro? Fermiamoci qui, per evitare davvero di maramaldeggiare.
All’assessore Polichetti, però, che è di sicuro tra i più solerti, apprezzati e attivi esponenti dell’Amministrazione comunale del sindaco Servalli, ci permettiamo di dare un solo e modesto suggerimento. E cioè di contare almeno fino a dieci, anzi no, meglio fino a cento, quando deve parlare, scrivere sui social o rilasciare le dichiarazioni per i comunicati stampa comunali. Non fosse altro per evitare l’effetto boomerang: aggiungere cioè ai pasticci amministrativi quelli del linguaggio verbale, con il rischio di passare poi per un pasticcione più che per un civico amministratore.