LA FINESTRA SUL CORTILE Le bollette del postino-rapinatore del sindaco Servalli
“Stamattina è venuto un ragazzo davanti alla porta incappucciato… Era il postino con la bolletta della spazzatura… Mi ha detto signora questa è una rapina… Caro sindaco Vincenzo Servalli con quale criterio vorrei sapere… Manco avessi una villa Cimbrone”.
E’ il post simpatico sì, ma anche polemico e irriverente, di una cittadina cavese dopo aver ricevuto la bolletta dei rifiuti per l’anno in corso. Oddio, non ha tutti i torti la signora nel ritenere una rapina la bolletta sulla spazzatura. Salata da anni, e da quest’anno ancora un po’ più salata.
Certo, dare tutta la colpa al sindaco Servalli è, se non sbagliato, di sicuro eccessivo, ma un cittadino a chi deve rivolgersi, o se preferite, con chi deve lamentarsi, con chi deve pigliarsela o, se proprio uno perde la trebisonda, contro chi deve imprecare se non con l’attuale Sindaco?
La questione dei costi e in generale la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti è indubbiamente delicata e complessa. E non è cosa nuova, purtroppo, anzi. Sta di fatto, però, che il sindaco Servalli in campagna elettorale e durante i primi mesi dal suo insediamento aveva promesso un’energica revisione della spesa con una lotta intelligente e incisiva agli sprechi. Quella della spending review, anzi, era un suo cavallo di battaglia. E in molti, compreso chi scrive, almeno un po’ ci avevano creduto. Dopo quasi due anni, purtroppo, della spending review si sono perse le tracce e niente è stato fatto. E lo stesso si dica del consulente alla spending review, anzi, c’è da chiedersi: c’è ancora o si è dimesso, ha prodotto qualcosa, almeno una relazione, o sta ancora studiando cosa proporre?
Ad oggi, insomma, spiace dirlo, ma quella della revisione della spesa promessa da Servalli, è una battaglia persa, forse tramontata. Peccato. Per il sindaco Servalli, ma soprattutto per la città e per i contribuenti cavesi.
Torniamo, però, ai rifiuti. La signora del post, dicevamo, ha le sue buone ragioni a prendersela con il primo cittadino. I costi del servizio rifiuti sono lievitati del cinque per cento che, di conseguenza, viene pari pari caricato sulle bollette dei cavesi. Non è un aumento stratosferico, e di sicuro anche più che giustificato, ma sta di fatto che le bollette invece di diminuire, come da tempo si chiede e la politica un giorno sì e un giorno no promette, aumentano andando a pesare ancora di più sul bilancio di famiglie, esercizi commerciali e aziende, sottraendo ulteriori risorse all’economia cittadina.
Sì, perchè i costi del servizio sono indubbiamente troppi alti e onerosi per un’economia cittadina fin troppo asfittica e malandata. Insomma, checchè se ne dica ci sono tutti i margini per contenere i costi di almeno un paio di milioni di euro all’anno, che, come abbiamo già avuto modo di scrivere in altre occasioni, sarebbero una manna caduta dal cielo per l’intera economia cittadina. Vorrebbe dire, qualora ciò avvenisse, che le famiglie e le imprese avrebbero quasi due milioni di euro da immettere annualmente nella vita economica cittadina. Una maggiore liquidità, quindi, per comprare scarpe, vestiti, mobili, andare di più a cinema o dal parrucchiere, ma anche al ristorante. Insomma, sarebbe il modo più semplice per immettere danaro nel circuito commerciale dando un po’ di ossigeno all’economia metelliana.
Dopo due anni di governo Servalli, purtroppo, su questo punto siamo ancora fermi al palo. Un solo passo avanti, ad onor del vero, è stato fatto. Parliamo del trasferimento dell’attività e del personale del Consorzio di Bacino nella Metellia, da quasi due mesi unico gestore del servizio rifiuti sul territorio comunale. E’ questa la premessa per avviare una politica di contenimento dei costi del servizio, sebbene sia comprensibile che per ottenere dei risultati apprezzabili e consistenti, in termini di riduzione delle voci di spese, servirà un po’ di tempo.
Insomma, nessuno ha la bacchetta magica. Tuttavia, già dal prossimo anno qualche segnale, ovvero una riduzione, per quanto simbolica, delle bollette della spazzatura è più che auspicabile. Sarebbe almeno il segno di una cambio di passo, di un’inversione di tendenza.
In conclusione, almeno sulla spending review in generale, e nello specifico su quella del servizio rifiuti, al sindaco Servalli va chiesto con forza e convinzione di mantenere le promesse fatte e gli impegni elettorali presi con i cittadini cavesi.
Il suo bilancio, purtroppo, almeno su questo aspetto, è decisamente negativo. Ci sono, però, ancora tre anni di mandato per conseguire risultati apprezzabili. E toccherà proprio al sindaco Servalli dare i giusti input e compiere le migliori scelte, contrariamente a quelle finora effettuate.
Certo, bisognerebbe avere le idee chiare e dare obiettivi altrettanto chiari da perseguire. E’ il caso della prossima governance della Metellia. Al di là dei nomi e delle professionalità, alla governance, nuova o confermata che essa sia, bisognerebbe darle l’obiettivo minimo, per il prossimo anno, di portare come risultato la riduzione dei costi di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti almeno del cinque per cento, pari cioè all’aumento che oggi sopportano le tasche dei cavesi.
Un obiettivo, d’altronde, più che abbordabile e quale presupposto per altri e successivi più pingui risultati.
Non fosse altro per non far passare anche l’anno prossimo per rapinatore il povero postino… (foto Angelo Tortorella)