LA FINESTRA SUL CORTILE Forza Italia e l’ipocrisia sull’accoglienza dei migranti
Sui muri della città da qualche giorno campeggia un manifesto del coordinamento cavese di Forza Italia. Il testo è di poche battute, com’è giusto che sia: «Forza Italia Cava dice no all’ipocrisia sull’accoglienza degli immigrati».
Testo breve, dicevamo, ma in quanto a chiarezza lascia un po’ a desiderare. Ci spieghiamo: ma gli azzurri metelliani sono contro l’ipocrisia dell’accoglienza che sarà fatta a Cava, o sono proprio sic e simpliciter contro l’immigrazione? La questione non è affatto speciosa, ma, al contrario, assai di sostanza tanto da fare, eccome, la differenza sulla reale posizione politica di Forza Italia sull’argomento.
Per com’è scritto, infatti, si potrebbe pensare che sull’accoglienza dei migranti gli azzurri metelliani non hanno nulla da obiettare, bensì contestano e denunciano l’ipocrisia di come viene nei fatti realizzata a livello nazionale e quindi come sarà realizzata anche a Cava. Insomma, che l’accoglienza sottende gli affari, il flusso di danaro che in tanti sono interessati ad intercettare. Da qui l’ipocrisia di chi governa e sovrintende la gestione dell’accoglienza. In altre parole, circoscrivendo il fenomeno a Cava, gli azzurri rinfacciano l’ipocrisia al sindaco Servalli & C. Se così è, per maggiore comprensibilità, sul manifesto si poteva e doveva scrivere «Forza Italia Cava dice no all’ipocrisia dell’Amministrazione Servalli sull’accoglienza degli immigrati». Non ci sarebbero stato così dubbi sul fatto che l’obiettivo del manifesto erano Servalli e soci e non gli immigrati.
Potrebbe essere, invece, che il manifesto di Forza Italia voglia esprimere la disapprovazione piena per l’accoglienza degli immigrati che, nella città metelliana, sarà gestita, ovviamente, dall’attuale Amministrazione comunale. In questo caso, allora, bastava scrivere con immediatezza ed estrema logicità: «Forza Italia Cava dice no all’accoglienza degli immigrati». Ciò non impediva di attribuire la responsabilità dell’accoglienza a Servalli e alla sua maggioranza, ma era fuori dubbio che gli azzurri cavesi erano contro l’accoglienza dei migranti e basta, a prescindere.
Molto probabilmente, il testo utilizzato dagli azzurri cavese è non solo una sottigliezza linguistica ma anche e soprattutto una trovata, uno stratagemma politico, culturale ed ideologico, per salvare capra e cavoli. In altre parole, da un lato cavalcare la tigre non perdendo la ghiotta occasione di rimarcare la propria presenza su un tema facile facile, particolarmente sensibile e di estrema attualità, com’è quello dell’invasione dei migranti, solleticando così a buon mercato le paure della gente. Dall’altro, trovare una formula espressiva per non affermare in modo palese -evitando così di trovarsi in difficoltà con quanti pur simpatizzando per Forza Italia provengono dal mondo cattolico o anche radicale e socialista e quindi sensibili a certe problematiche- di essere con nettezza contrari all’accoglienza, ma solo all’ipocrisia, che pure indiscutibilmente c’è in diversi contesti e situazioni.
Insomma, una furbata. E se quest’ultima è la vera ratio del manifesto, allora chapeau agli autori. Detto ciò, in ogni caso, non si riesce a capire quale sia davvero la posizione politica degli azzurri cavesi in tema di accoglienza dei migranti, a prescindere da Servalli, dal Pd e da questa maggioranza che governa Cava. E non si comprende neanche quale sia il livello di sintonia sull’argomento all’interno del partito e tra quest’ultimo e il rappresentante in Consiglio.
Sul tema, dunque, resta l’incertezza, l’ambiguità. In politica, ciò non è una novità e, per certi aspetti, è finanche comprensibile e giustificabile. L’unico vero problema è che sull’ambiguità delle posizioni politiche è difficile costruire o contribuire a costruire un’alternativa di governo all’attuale Amministrazione comunale.
Certe scelte, Forza Italia dovrà pure farle. E dire da che parte sta. E non solo a Cava.