La farsa del governo gialloverde… ridateci il passato
Ormai ci siamo. Forse. Forse è questione di ore e la farsa di questo governo gialloverde terminerà. Ieri la rottura tra i due alleati della maggioranza è stata plastica. In aula, al Senato, sui banchi del governo da un lato sedevano i ministri leghisti, dall’altra parte, ben distinti e divisi, quelli del M5S.
Il colmo, e non si era mai visto prima, è stato raggiunto quando è stato chiesto al rappresentante del governo di esprimere il parere sulle mozioni sulla Tav presentate. Si è alzato prima il viceministro dell’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, che ha invitato a votare a favore del progetto Tav e contro chi blocca il Paese. Poi, seduto al suo fianco, si è alzato il sottosegretario pentastellato ai Rapporti con il Parlamento Vincenzo Sant’Angelo per esprimere a nome del governo “ancora una volta i pareri in maniera chiara ed esplicita su questo argomento” e di voler acquisire oggi al Senato “ulteriormente l’orientamento del Parlamento”.
Mah, se non siamo alla follia, poco ci manca. Di sicuro siamo caduti nella ridicolaggine. In una democrazia normale, non si sarebbe arrivato ad una situazione così grottesca e paradossale. I pentastellati hanno voluto mettere in piedi una sceneggiata senza capo né coda per dire no in modo solenne nelle aule parlamentari alla Tav, dopo che il premier Conte, da loro scelto, aveva nelle settimane scorse dato l’ok alla prosecuzione dei lavori. Il risultato, più che scontato, è stata la spaccatura netta con la Lega che, favorevole alla Tav, ha votato insieme alle opposizioni. Peggio di così.
In una democrazia normale, il presidente del Consiglio in un contesto politico talmente tragicomico rassegnerebbe immediatamente le dimissioni. Anzi, le avrebbe presentate prima, evitando così alla maggioranza e al governo la traumatica figuraccia di ieri, dalla quale nessuno ne esce indenne.
Il nostro però si conferma di non essere un Paese normale. E così il governo dovrebbe cadere, ma non si sa se davvero sarà così, anzi, magari il tutto si risolverà con un rimpastino sostituendo qualche ministro inviso a Salvini. E se effettivamente il governo gialloverde cadrà, non è affatto certo che si arriverà alle elezioni anticipate in autunno.
In conclusione, tutto può succedere e non è escluso che questa carnevalata politica continuerà ancora per un bel po’. Se questo è il cambiamento, ridateci il passato.
8.08.2019 – By Nino Maiorino – Ormai alla guida dell’Italia ci sono dei pazzi in grigio/verde, che ci stanno sputtanando in Europa e nel mondo. Questa è una ulteriore batosta ai 5stelle e farà crescere i consensi alla Lega perché gran parte del paese è per le grandi per che danno lavoro e fanno crescere l’economia. Il nostro grande e industrioso paese non merita di essere governato da questi pazzi, sono meravigliato che Conte non vada dal Presidente Mattarella a rassegnare le dimissioni, ed anche che Mattarella consenta ancora queste assurde sceneggiate. Rimpiango sempre di più Re Giorgio!