Il rilancio della politica e il «limbo italico» di mezzi partiti, mezze idee e mezze persone
Rapporto Censis: senza progettazione per il futuro, la cultura collettiva è prigioniera della cronaca e del consenso d’opinione.
C’è oggi una pericolosa povertà di progettazione per il futuro, di disegni programmatici di medio periodo. Prevale una dinamica d’opinione messa in moto da quel che avviene giorno per giorno. È la vittoria della pura cronaca, che inietta nella vita quotidiana il virus della sconnessione“.
E’ quanto si legge nelle «Considerazioni generali» del 49° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2015.
Quella italiana, insomma, è una società dove vince “l’interesse particolare, il soggettivismo, l’egoismo individuale e non maturano valori collettivi e una unità di interessi. Crescono così le diseguaglianze, con una caduta della coesione sociale e delle strutture intermedie di rappresentanza che l’hanno nel tempo garantita”.
Ne viene fuori così quella che il Censis chiama “una società a bassa consistenza e con scarsa autopropulsione: una sorta di «limbo italico» fatto di mezze tinte, mezze classi, mezzi partiti, mezze idee e mezze persone“.
l rilancio del primato della politica. “Quest’anno -rileva il Rapporto- c’è stato però un generoso impegno a ridare slancio alla dinamica economica e sociale del Paese attraverso il rilancio del primato della politica, con un folto insieme di riforme di quadro e di settore, e la messa in campo di interventi tesi a incentivare propensione imprenditoriale e coinvolgimento collettivo rispetto al consolidamento della ripresa… Ma questo impegno fatica a fomentare nel corpo sociale una reazione chimica, un investimento collettivo, la necessaria osmosi tra politica e mondi vitali sociali. L’elemento oggi più in crisi è la dialettica socio-politica: non riesce a pensare un progetto generale di sviluppo del Paese a partire dai processi portanti della realtà ed esprime una carenza di élite. Così, la cultura collettiva finisce per restare prigioniera della cronaca (scandali, corruzioni, contraddittorie spinte a fronteggiarli, ecc.)”.
5.12.2015 – By Nino Maiorino – Tutto a metà! Il Censis è autorevole, c’è da crederci! Quello che lascia riflettere sono le mezze idee e le mezze persone, simbolo della “MEZZA CULTURA”! Una volta anche la TV contribuiva ad acculturare la gente, ora si è persa tra trasmissioni di canzonette di bambini (che pena!), di tanti “talk” (la maggior parte noiosi, stupidi e ripetitivi), concorsi a premi (Insinna, i pacchi ed altro), e tantissime altre banalità. Qualche tempo fa al posto della trasmissione di Flavio Insinna, dopo il TG della prima serata di Rai 1, c’era Enzo Biagi!!! Oggi ci teniamo Insinna e diventiamo sempre più incolti! E siamo pure tutti felici e contenti!